L’illusione della rivoluzione e il cambiamento possibile, è il titolo di un incontro che si terrà venerdì 15 ottobre ad Avellino, con inizio alle 17.30, presso il “Polo giovani” della diocesi di Avellino, in via Morelli e Silvati. A organizzarlo la sezione di Avellino della Fidapa, Federazione Italiana Donne Arti Professioni e Affari.
Prendendo spunto dal libro di Angelo Picariello (Un’Azalea in via Fani, edizioni San Paolo) che si occupa della riconciliazione dopo gli anni di piombo e dedica un intero capitolo alle vicende avellinesi, rievocando il clima di quegli anni ci si interrogherà sul rischio del ripetersi di fenomeni di odio e di alienazione, pur in un contesto come l’attuale di crisi delle ideologie, caratterizzato dall’uso massiccio della comunicazione via Internet.
Dopo i saluti della presidente della sezione di Avellino della Fidapa, Donatella Orefice e del vescovo di Avellino, Arturo Aiello, interveranno il vicepresidente della fondazione di analisi strategica Icsa, Carlo De Stefano (che è stato questore di Avellino e per circa 10 anni al vertice della struttura di Antiterrorismo della polizia), il vescovo di Ariano-Lacedonia Sergio Melillo (giovane avellinese nei caldi anni Settanta), Dino Crivellari (avvocato, esperto del settore bancario) e il magistrato Matteo Claudio Zarrella, che è stato presidente del Tribunale di Lagonegro ed è un esperto delle tematiche legate al caso Moro e agli anni di piombo. A condurre il dibattito la ricercatrice Teresa Colamarco. Le conclusioni saranno affidate a Domenico Airoma, procuratore della Repubblica di Avellino.