Giovedì 27 febbraio, alle ore 18, presso la Sala Conferenze della Casa di Cura S. Rita di Atripalda si svolgerà un interessante evento formativo dal titolo “La malattia diverticolare del colon” destinato a tutti i medici ed in particolar modo ai medici di base il cui ruolo è determinante nel primo approccio a questa patologia.
L’evento, organizzato in collaborazione con Omega Pharma, sarà aperto dal saluto della prof. Virginia Mazzon Taccone, responsabile della Qualità e del Personale della S. Rita e dalla presentazione dell’evento da parte della dott. Olga Stankevych. Sarà presente all’incontro il Presidente dell’Ordine dei Medici ed odontoiatri di Avellino, dott. Antonio D’Avanzo. “Etiopatologia” è il titolo della relazione del dott. Massimiliano Fontana, resp. dell’U.O. di Medicina Generale della Santa Rita; su “Aspetti clinici” relazionerà il prof. Gaetano Iaquinto, resp. della Gastroenterologia ed Endoscopia della Santa Rita; gli aspetti di Diagnostica per immagini saranno illustrati dal dott. Bruno Perugini, resp. del servizio di Endoscopia della Santa Rita. Concludono la serie degli interventi il prof. Iaquinto che parlerà della “Terapia” ed il prof. Francesco Caracciolo, responsabile organizzativo dell’U.O. di Chirurgia generale della clinica che parlerà, appunto, del “Trattamento chirurgico dei diverticoli”.
Diversamente da quanto si pensa, la diverticolosi del colon è una patologia diffusa, che interessa oltre il 50% oltre i 60 anni e quasi tutti coloro che hanno superato gli 80 anni. I diverticoli, infatti, sono delle “tasche” che si sviluppano nelle pareti del colon quando queste si infiammano si ha la diverticolite che si manifesta con dolori addominali, spasmo colico, febbre ed occasionalmente con emorragia rettale. Causa di questa dolorosa patologia potrebbe essere una dieta povera di fibre che, sul lungo periodo, provoca un aumento della pressione sul colon.
Dieta e farmaci possono aiutare i pazienti a gestire la diverticolosi, la sua complicanza, la diverticolite, può anch’essa essere gestita con dieta e farmaci o, nei casi più complessi, chirurgicamente.