“Assicuriamo che il servizio mensa partirà prima di novembre”. A dichiararlo è l’assessore alle Politiche Culturali del Comune di Avellino, Michela Mancusi, al termine di un tavolo tecnico sulla questione tenutosi a Piazza del Popolo. “Ci tengo a ribadire – precisa l’assessore – che il ritardo non è ascrivibile alla nostra amministrazione. Il contratto, infatti, è scaduto a giugno, la giunta, come si sa, si è insediata a fine luglio. Si sarebbe potuta concedere una proroga alla ditta appaltante. Non è stato fatto, chiediamo maggiore tolleranza”. “Vorrei ricordare ancora – precisa Mancusi – che se il Tar avesse provveduto subito non avremmo avuto problemi di ritardo. L’affidamento diretto non è possibile in maniera temporanea perché la soglia è superiore a 40.000 euro. Dunque, in questo momento non possiamo fare altro che aspettare la pronuncia del Tribunale Amministrativo. Vorrei invitare i genitori a iscrivere i bambini al servizio per evitare ulteriori lungaggini. Allo stato sono pervenute 600 domande, negli anni precedenti 1500. E’ inutile ribadire che la programmazione è fondamentale per evitare questi disagi. Avrebbe dovuto pensarci la precede amministrazione, ci penseremo noi nei prossimi mesi”. Nel corso del tavolo tecnico, è stato deciso di istituire una “commissione mensa” composta da rappresentanti del Comune, dal referente del gestore del servizio, da rappresentanti dei genitori e dei docenti, “che si riunirà periodicamente per discutere dell’andamento del servizio stesso. La commissione rappresenterà il punto di riferimento per eventuali osservazioni sul servizio da parte dell’utenza. La mensa partirà, il Comune chiede la tolleranza di una-due settimane ricordando che in passato, alla scadenza del contratto, si è arrivati al mese di novembre”, conclude l’assessore Mancusi.