Da giorni gli organi di stampa stanno diffondendo la notizia che il Comune di Avellino avrebbe proceduto alla rescissione del contratto con la Polisportiva Avellino, che ha realizzato a sua cura e spese il Centro Sportivo di cui è proprietaria.
Il Centro Sportivo di Avellino rendo noto, tuttavia, che nessun atto formale risulta notificato alla società, per consentire alla stessa di esercitare il legittimo diritto di difesa.
Nelle more della definizione dei procedimenti giudiziari in corso emerge la necessità di garantire la prosecuzione delle gestione dell’impianto sportivo per una serie di ragioni quali : 1. la prosecuzione di un servizio di pubblico interesse per la collettività; 2. la salvaguardia dei livelli occupazionali; 3. evitare l’insorgere di contenzioso che potrebbe comportare notevoli dispendi per la pubblica amministrazione e compromettere gli equilibri di bilancio; 4. pervenire in tempi rapidi ad una gestione che preservi la conservazione dell’impianto, dati gli ingenti investimenti eseguiti, ed al contempo fornisca alla pubblica amministrazione la garanzia che non via commistione alcuna della società ad oggi attinta dal provvedimento di interdittiva sub iudice; 5. preservare la continuazione della gestione al fine di canalizzare i proventi della stessa per ripianare il debito con l’istituto per il credito sportivo.
Pertanto con istanza protocollata al Comune di Avellino in data 18.1.2019 la società ha sollecitato l’amministrazione, in persona del Commissario Straordinario e dei dirigenti preposti a riesaminare positivamente la possibilità di fare ricorso ad un commissario straordinario ex art. 32 art. 32, comma 8 e 10, D.L 90/2014 conv. in legge n. 114/2014, senza aggravio di costi per le casse sociali poiché il compenso sarà posto a carico della società. Il tutto com’è avvenuto al Comune di Portici, ove l’organo sta assicurando una gestione corretta, trasparente ed efficiente, garantendo al contempo la prosecuzione del servizio.
Nessuno degli organi sociali è coinvolto in vicende penali che ha investito altri soggetti formalmente estranei all’azienda.
Il Centro Sportivo di Avellino rappresenta una risorsa per la collettività, siamo pronti ad affidarlo alla gestione di un organo prefettizio, nelle more della definizione dei giudizi in corso.
Non si può tuttavia dimenticare che prima c’era un terreno incolto ed ora c’è un centro sportivo che rappresenta un valore insostituibile per la collettività. Non si può trascurare che tale impianto è stato completamento progettato, realizzato e gestito a cura e spese della società. Non si può trascurare la circostanza che tutti gli impianti e le attrezzature come pure l’avviamento sono di proprietà privata. La rescissione del contratto con conseguente ordine di rilascio immediato della struttura, alla stregua di un atto di requisizione di beni e strutture private, non pare la soluzione più adeguata innanzi tutto per la salvaguardia dell’interesse pubblico alla prosecuzione del servizio.
Fin quando sarà possibile il centro sportivo assicurerà regolarmente il servizio. Si confida, pertanto, in una ponderata scelta dell’Amministrazione che nel riesaminare la vicenda voglia ricorrere all’unica soluzione che in questo momento sembra essere più opportuna: la richiesta di un commissario giudiziario