Il segretario cittadino del Movimento Nazionale per la Sovranità, dott. Gianclaudio Di Vito, candidato della Lega alle prossime elezioni amministrative del 10 giugno ad Avellino, scatta un’istantanea che restituisce, anche alla luce della crisi politica in corso, un’immagine impietosa di una città in profonda crisi di identità.
“Dalla tragedia del terremoto sono ormai trascorsi quasi quarant’anni, ma l’antico splendore non è stato ancora restituito al Capoluogo irpino. Anzi, al contrario, le tante occasioni di ripresa e di sviluppo che si sono presentate negli anni non sono state opportunamente sfruttate ed anziché assistere alla risurrezione della città dalla tragica esperienza che l’ha profondamente segnata, si è assistito alla realizzazione di una serie di veri e propri “scempi” dei quali sono evidenti i segni nelle opere che condizionano fortemente la vivibilità della città e allo stesso tempo ne compromettono l’estetica: il Tunnel, la chiusura al traffico del Ponte della Ferriera (che ha spaccato la città in due), il Mercatone, Piazza Castello, il deposito dei Bus, la Metropolitana leggera, e tanti altri veri e propri oltraggi che, ben noti a tutta la popolazione, si evita di menzionare per questioni di spazio e tempo, come ad esempio la vicenda dell’ex Cinema Eliseo.
Chi ci ha rappresentato fino ad oggi si è lasciato sfuggire di mano le innumerevoli occasioni di sviluppo che si sono presentate con i finanziamenti comunitari, dirottati prevalentemente e sapientemente verso il capoluogo regionale.
E’ chiaro che il Capoluogo Irpino ha perso la rappresentanza e il ruolo guida di un territorio che è stato ulteriormente martoriato dalla crisi economica.
Di questa crisi, naturalmente, chi ne ha risentito di più è la popolazione avellinese costantemente alle prese con una realtà sfilacciata in cui l’impoverimento delle campagne, il declino del commercio, dell’artigianato e dell’industria, hanno fatto registrare pesanti ricadute sull’economia e sulla società.
La chiara testimonianza di ciò è la forte penalizzazione che le attività di impresa in città stanno subendo per la presenza di diversi cantieri ed ulteriormente aggravati dalla ordinanza di blocco della circolazione al centro città per i non residenti.
Credo che una serie di interventi ragionati e condivisi con la popolazione, anche grazie ad un maggior coinvolgimento nella politica comunale dei rappresentanti delle circoscrizioni, ci possa consentire di riemergere dalle sabbie mobili nelle quali da qualche anno a questa parte stiamo lentamente affondando.
Bisogna trovare i veicoli giusti per seminare e aspettare che cresca un rinnovato spirito di appartenenza cittadino, ma è indispensabile la volontà di riuscire nell’impresa. Perché altrimenti, senza convinzione, è quasi sicuro che l’esperimento è destinato all’ennesimo insuccesso.
Ho aderito quindi all’impegno civile al quale il mio Partito, il MNS, mi ha chiamato a dare un contributo di rappresentanza e proposta, e sono lieto di farlo nella lista della LEGA, che si dimostra una realtà inclusiva, capace di aggregare anche sensibilità diverse, al fine di dare un Governo alla città che sappia porsi in discontinuità con i tanti, troppi anni di un centrosinistra alla guida di Piazza del Popolo”