In questi giorni è in corso l’abbattimento del platano monumentale della villa comunale di Avellino.
Un esemplare unico nel suo genere, simbolo di tante generazioni, si è ammalato di cancro colorato e ora non c’è soluzione al taglio.
«Fa più male del solito questo taglio – sottolinea Antonio Dello Iaco, responsabile verde del circolo Legambiente Avellino Alveare – proprio perché si tratta del primo albero monumentale della città che era stato riconosciuto grazie allo sforzo di associazioni e cittadini».
Purtroppo il cancro colorato è una malattia incurabile ed è molto veloce la sua trasmissione che avviene per contatto. «Non ci spieghiamo, continua Dello Iaco, di come il cancro colorato sia arrivato a questa pianta essendo isolata da anni dalle altre».
«Siamo soddisfatti che il comune sia intervenuto, anche dopo nostre sollecitazioni, per l’abbattimento del platano. Ahinoi è l’unica soluzione e va eseguita in fretta. Ora attendiamo con urgenza i tagli degli altri alberi all’altezza del Rubilli e di via Tripoli».
Lì infatti il cancro colorato è stato segnalato oltre un anno e mezzo fa e gli alberi da abbattere, come spiega Legambiente Avellino, dovrebbero essere circa 3 o 4.
«Ci auspichiamo – conclude Dello Iaco – che la questione del cancro colorato ai platani si risolva una volta per tutte. L’unica soluzione è la prevenzione e il rapido intervento. Non bisogna aspettare mesi o anni per abbattere una pianta malata altrimenti l’agente patogeno si diffonde e siamo sempre punto e accapo».
Il comune alla stampa ieri ha promesso la piantumazione di un albero di otto metri al posto del platano tagliato. «Speriamo che questo possa avvenire in fretta. Quando non si può intervenire salvaguardando le piante bisogna sostituirle e subito. È questa la via maestra da seguire!».