L’Associazione “Lotta per la Vita” che sta seguendo con grande attenzione, perizia e interesse l’andamento e lo svolgimento di tutte le fasi processuali del procedimento a carico dei dirigenti delle Ferrovie dello Stato e di tutti gli altri soggetti imputati a vario titolo, esprime e manifesta tutte le sue perplessità in ordine al preannunciato possibile spostamento del processo nel capoluogo partenopeo, a causa dei disservizi del tribunale e degli spazi troppo esigui e ridotti per poter ospitare un processo di siffatta portata. “Ribadiamo con forza non solo il legame territoriale con questa terra, siccome l’Isochimica è nata, si è sviluppata e ha prodotto i suoi veleni e le morti qui nella provincia di Avellino ed è ad Avellino, nelle aule di giustizia, che deve concludersi necessariamente il suo capitolo finale, ma anche per una questione di opportunità siccome Napoli e Salerno sono difficilmente raggiungibili da tutti gli interessati.” Altresì, si ribadisce il principio, umano e di buon senso, per cui tutte le parti offese si devono veder riconosciuto il diritto di poter partecipare e presenziare liberamente senza ulteriori oneri di spesa gravanti sulle proprie tasche, già depauperate per le spese mediche a cui sono costretti a provvedere per la propria salute. “Noi come associazione, benché,siamo a conoscenza delle problematiche logistiche e dei disagi suscitati dagli avvocati auspichiamo che si trovi una soluzione alternativa che sia la più condivisa e pacifica possibile, cercando di non trasferire il processo fuori sede in maniera tale da scaricare nuovi disagi a carico delle vittime offese.” Evitiamo che che per le persone offese vi sia <<oltre il danno anche la beffa>>. La presidente Annamaria Candelmo