Dopo anni di servizio nella Polizia Municipale di Avellino, si è spento questa mattina, nella sua abitazione, il vigile urbano, Libero Carfagno. Ad Avellino era molto conosciuto per il suo essere una persona intransigente e rispettoso della legge e soprattutto del Codice della Strada. Soprannominato “O russo” (per il colore dei suoi capelli) era temuto da tutti gli automobilisti. Al “terribile rosso” dopo che aveva fischiato e scritto non c’era verso di fargli cambiare idea. La gente lo temeva perché un attimo dopo la minima infrazione lui spuntava e fischiava. C’era. Sempre. Mai un attimo di tregua. Una sosta al volo in doppia fila, un attimo di parcheggio a spina di pesce, un clacson usato più del dovuto, la precedenza all’incrocio sbagliata: lui usciva da dietro l’angolo e sapevi che per te non c’era scampo.
Si avvicinava sornione, citava l’articolo del codice non rispettato e prendeva a scrivere. Quando poteva, aveva piacere a chiamare il carro attrezzi, con il quale sublimava quel ruolo da regolatore urbano. Encomiabile il lavoro svolto da tutti gli uomini e le donne guidate dal Comandante Michele Arvonio. Tutto il M.I.D. Coordinamento della Regione Campania con il suo Coordinatore Giovanni Esposito, si stringe al lutto che ha colpito profondamente il Comando della Polizia Municipale di Avellino per la perdita di colui che è stato un suo uomo nei suoi anni di servizio, ci stringiamo pertanto profondamente al doloroso lutto che ha colpito la sua adorata famiglia.