Abbiamo partecipato oggi al flash mob organizzato dalle associazioni che rappresentano le famiglie degli ammalati che da anni manifestano per l’apertura del centro autismo di Valle. L’amministrazione comunale continua a rinviare il confronto e le comunicazioni sui passi che intende fare per la gestione.
Chiediamo, accanto alle famiglie degli ammalati, che la gestione del centro sia pubblica e sia garantita la presenza dell’Azienda Sanitaria Locale.
Chiediamo che sia chiamato nella gestione di questo centro il meglio delle competenze pubbliche, che le famiglie possano ottenere risposte terapeutiche anche sul piano dei trattamenti “sociali”, come previsto dalle linee guida sulle cure dei disturbi dello spettro autistico.
Contestiamo all’Amministrazione Comunale la tendenza alla privatizzazione dei servizi che svuota di fatto il livello di controllo proprio di una gestione pubblica.
L’aziendalizzazione spinta di ogni servizio (che vediamo applicata nel settore rifiuti e mense scolastiche, ad esempio), comporta una penalizzazione sul piano della qualità dei servizi resi; una compressione del controllo democratico e soprattutto un aggravio dei costi per la comunità nel settore dei servizi alla persona o comunque dei servizi pubblici a domanda individuale (dalle palestre, al servizio mensa, alle biblioteche). La gestione della cosa pubblica, calata dall’alto e dettata da una pretesa gestione aziendalistica, non tiene conto delle reali condizioni economiche della nostra comunità. Non è questa la città che vogliamo. Festa vive in un mondo sganciato dalla realtà. Avellino, 12/10/2023 Rita Sciscio Rappresentante del gruppo territoriale di Avellino