I ragazzi impegnati nelle prove e nell’allestimento di una mostra giornalistica sulla storia del capolavoro edoardiano
Una collaborazione didattica e culturale consolidata ormai nel tempo quella che intercorre tra il Liceo Scientifico “Pasquale Stanislao Mancini” di Avellino e il Teatro d’Europa di Cesinali. Anche quest’anno, infatti, così come previsto dal programma di attività inserite nei progetti di “alternanza scuola-lavoro”, i cui referenti per il Liceo Mancini sono i docenti Sergio Picone e Vittorio Guerriero, due classi dello storico istituto avellinese, la VB e la VC, metteranno in scena un’opera teatrale di un prestigioso autore del passato. La scelta, per l’anno scolastico 2017-2018, è caduta sul grande Eduardo De Filippo e su uno dei suoi capolavori più celebri e amati dal pubblico: Napoli milionaria.
Gli studenti delle due quinte in questi giorni sono alacremente impegnati nello svolgimento delle prove sul palcoscenico e anche nell’organizzazione tecnica e scenografica, sotto la direzione di Luigi Frasca Angela Caterino, rispettivamente direttore artistico e prima attrice del Teatro d’Europa, e dei tutor del progetto di alternanza, la professoressa Margherita Faia e il professor Ciro Sarracino.
Il sipario del Teatro d’Europa si aprirà lunedì 21 maggio 2018, alle ore 20.30, e gli studenti dell’ultimo anno del Liceo Mancini metteranno in scena un testo liberamente ispirato alla celeberrima opera edoardiana, che rappresenterà anche la fine del percorso di alternanza scuola-lavoro che ha impegnato i ragazzi negli ultimi tre anni avvicinandoli, e facendoli appassionare, all’arte nobile del teatro.
«”Napoli milionaria” di Eduardo De Filippo – ha voluto sottolineare la professoressa Faia, docente di Italiano e Latino – rappresenta un significativo flashback nel passato storico, culturale e sociologico del nostro Paese. La commedia deve e può fungere da esempio ancora oggi per analizzare in modo profondo la drammatica crisi sociale e morale che visse il Mezzogiorno d’Italia durante e dopo la seconda guerra mondiale. Chi non ricorda la mitica battuta di Eduardo De Filippo “ha da passà ‘a nuttata”? Essa è diventata proverbiale. La Napoli milionaria delle quinte B e C trova libera ispirazione nell’originale di Eduardo e tuttavia ne restituisce la sua essenza che esce comunque fuori nei dialoghi come nelle sfumature. È una grande finzione che diventa realtà, un artificio che si trasforma in verità».
Particolarmente impegnato anche il professor Sarracino, che ha dichiarato: «Come docente di disegno e storia dell’arte mi sono occupato essenzialmente dei costumi e della scenografia per restituire alla commedia di Eduardo quel senso di ambiente popolare familiare in decadenza per colpa della guerra».
Eduardo De Filippo mise in scena per la prima volta “Napoli milionaria” nel 1945 al Teatro San Carlo di Napoli, mentre nel 1950 lo stesso De Filippo diresse un film basato sullo stesso soggetto della commedia, che fin da allora riveste un’importanza fondamentale nel panorama artistico e letterario della drammaturgia mondiale. E proprio per ripercorrere i debutti di questo intramontabile capolavoro e la storia di quegli anni, gli studenti del Mancini hanno allestito una mostra fotografica e giornalistica, che potrà essere ammirata nei locali del Teatro d’Europa proprio il 17 maggio.