Ancora una truffa ai danni di un’anziana avellinese: un malvivente si presenta a casa della vittima prescelta e, con la scusa di recapitarle il computer acquistato online dal nipote, si fa consegnare la somma contante di 700 euro.
Con il passare degli anni i mezzi di comunicazione hanno contribuito all’evoluzione dei metodi adottati dai turlupinatori professionisti, da coloro, cioè, che fanno della buona fede di poveri ingenui la propria ricchezza.
Nel diritto italiano la truffa, il cui termine deriva dal tedesco “trug” (inganno, frode) è il reato previsto dall’art. 640 del Codice Penale. È definita come attività ingannatoria capace di indurre la parte offesa in errore attraverso artifici e raggiri per indurla a effettuare atti di disposizione patrimoniale che la danneggiano e che favoriscono il truffatore o altri soggetti, procurando loro un profitto corrispondente al danno inferto alla vittima. È un reato a dolo generico e di evento, cioè si consuma nel momento della verificazione dell’evento dannoso per la vittima e proficuo per il reo.
L’attività dell’Arma in Irpinia, finalizzata alla prevenzione e repressione dell’odioso fenomeno delle truffe, continua in maniera incessante. Nel corso della settimana altri due truffatori sono stati arrestati, sorpresi in flagranza di reato dai Carabinieri della Compagnia del capoluogo irpino. Tale risultato va ad aggiungersi ai moltissimi conseguiti grazie anche alla proficuità dell’iniziativa “Difenditi dalle Truffe”, dedicata alla specifica prevenzione di tale fattispecie di reato predatorio, nata per forte volontà dal Comando Provinciale Carabinieri di Avellino ed attuata in modo capillare sul territorio da parte di tutti i reparti dipendenti.
Nonostante i ragguardevoli risultati conseguiti, si ritiene opportuno continuare a sensibilizzare i cittadini. È importante saper riconoscere le situazioni più a rischio, conoscere gli elementi che possono far pensare che sia in atto un tentativo di truffa e, di conseguenza, i comportamenti da assumere.
Si riportano di seguito una serie di accorgimenti utili a prevenire le truffe oltre a semplici comportamenti da tenere nel caso ci si renda conto di trovarsi davanti un potenziale truffatore, indicati anche nella locandina/vademecum predisposta con la succitata iniziativa:
1. Il truffatore, per introdursi nell’abitazione, può presentarsi in diversi modi: spesso è una persona distinta, elegante, gentile: dice di essere un corriere, un funzionario delle Poste, di un ente di beneficenza, dell’INPS, o un addetto delle società di erogazione di servizi come luce, acqua, gas, ecc. e talvolta si presenta come appartenente alle Forze dell’Ordine, spesso con casacche e pettorine e non in divisa.
2. Non aprire agli sconosciuti e non farli entrare in casa soprattutto se si è soli. Prima di farli accedere accertarsi della loro identità eventualmente chiedendogli di mostrare un tesserino di riconoscimento.
3. Non dare denaro a sconosciuti che indicano di essere impiegati di enti pubblici o privati: Enel, Telecom, Gas, Acquedotto, Inps, ecc., non effettuano riscossione di bollette presso abitazioni, preannunciando l’eventuale controllo delle utenze con apposito avviso.
4. Mostrare cautela nell’acquisto di merce offerta per strada o venduta porta a porta e diffidare sempre degli acquisti oltremodo convenienti e dei guadagni facili, trattandosi verosimilmente di truffa o di prodotti rubati.
5. Prestare attenzione se qualcuno telefona o si presenta a casa, chiedendo del denaro o oggetti preziosi per pagare debiti o acquisti di merce, con la scusa che lo ha mandato un parente: in tal caso rinviare l’appuntamento o chiedere al familiare interessato di partecipare al successivo incontro.
6. Segnalare immediatamente ogni situazione sospetta al 112 o al più vicino Comando.