Il Comune di Avellino corre ai ripari contro il diffuso fenomeno dell’utilizzo improprio del contrassegno invalidi. Entro il 30 luglio 2014, al fine di disincentivare l’uso improprio del contrassegno per disabili, i cittadini interessati dovranno provvedere alla sostituzione degli stessi. I vecchi contrassegni, infatti, a partire dal 1° agosto 2014 non saranno più validi.
“Abbiamo deciso di anticipare la sostituzione dei contrassegni esistenti con il nuovo contrassegno europeo, che sarà dotato della tecnologia più avanzata di controllo, ovvero il microchip con tecnologia Rfid, che conterrà il nominativo del titolare del permesso e i dati relativi al documento – spiega l’assessore alla mobilità Giuseppe Ruberto – la Polizia municipale verrà dotata di un software per la gestione dei nuovi permessi invalidi e di palmari con tecnologia Rfid per la lettura del microchip mediante visualizzazione dei dati sul display in tempo reale. In questo modo – aggiunge l’assessore Ruberto – puntiamo a contrastare l’uso improprio del contrassegno per disabili e ad evitare che persone non titolate sostino nei parcheggi riservati ai disabili o posteggino gratuitamente sulle strisce blu”.
Il Comandante della Polizia municipale è stato incaricato di stipulare un protocollo di intesa con l’Asl di Avellino al fine di semplificare e rendere trasparenti le procedure per il rilascio del contrassegno di parcheggio per disabili e di istituire meccanismi interni di controllo a campione sui contrassegni rilasciati. La Polizia Municipale avvierà inoltre un’attività di controllo dei soggetti che fanno uso del contrassegno, per verificare se questi coincidano effettivamente con i soggetti titolari del permesso ovvero con il conducente del veicolo in cui è presente la persona disabile, elevando nei confronti dei trasgressori le sanzioni amministrative previste e denunciandoli all’autorità giudiziaria per il perseguimento dei relativi reati.
“Con questo provvedimento – conclude l’assessore Ruberto – contiamo di contrastare con efficacia comportamenti che, oltre ad essere illegittimi ed a configurare reato, rappresentano una forma intollerabile di inciviltà”.