Cappi, lacci a Taurano lo scorso mese di maggio, seguiti da richiami elettronici per uccelli a Mugnano del Cardinale. Ora finanche trappole per uccelli e ghiri tra Monocalzati e lo stesso capoluogo Irpino.
“Tutti interventi eseguiti dai Carabinieri – ha affermato il CABS, l’associazione di volontari specializzati in antibracconaggio – che dimostrano ancora una volta come il bracconaggio sia molto radicato nel territorio campano, al pari di altre regioni italiane“.
Stante quanto comunicato dalla stampa, nel corso dell’ultimo intervento dei militari dell’Arma, è stato denunciato un uomo che sarebbe stato trovato in possesso di trappole del tipo usato per la cattura di Cardellini e Ghiri, oltre che per la stessa presenza di tre Cardellini di cui uno legato ad un bastone.
“Nel corso degli ultimi interventi dei Carabinieri – ha aggiunto il CABS – appare un preoccupante campionario di usi di caccia illegale“.
Il CABS ha più volte denunciato l’esigenza di riformare la vetusta legge che regolamenta l’attività venatoria auspicando, innanzi tutto, l’introduzione nel corpo normativo dei reati delitti di furto e ricettazione del patrimonio indisponibile dello Stato. In tal maniera, infatti, è considerata da decenni la fauna selvatica.
“Abbiamo davanti – ha concluso il CABS – una legge che non si adegua neanche alle sentenze della Cassazione che ha ormai in modo unanime e pacifico introdotti i reati delitti. La legge sulla caccia, invece, considera solo reati di semplice contravvenzione che, con le ammende rimaste congelate per 27 anni, non fanno più da deterrente per nessuno”.
Mentre le forze dell’ordine continuano a segnalare continue e gravi violazioni della norma a protezione della fauna selvatica, la legge considera il dilagante fenomeno del bracconaggio come un evento marginale, in barba anche alla salvaguardia di specie animali rare ed in via di estinzione. Un altro contributo verso la sesta estinzione di massa nella nostra Italia.