L’11 dicembre dello scorso anno- logorato da un male ribelle ad ogni cura- si spegneva Pietro Foglia, ingegnere di professione, che ha svolto complesse funzioni e delicati incarichi dirigenziali non solo in importanti aziende aeronautiche internazionali, ma anche e soprattutto in strutture pubbliche, segnatamente nella Cassa del Mezzogiono, diventata Agensud. Modello di autentico ed esperto civil servant per l’alto livello delle competenze tecnico–scientifiche e l’affidabilità con cui operava, Foglia è stato attivamente impegnato nella programmazione degli interventi degli anni ‘80 per la ricostruzione abitativa e per gli insediamenti produttivi del dopo-terremoto in Irpinia ed è stato presidente del Consorzio intercomunale dell’Area di sviluppo industriale di Avellino.
A cavallo degli anni ’70 e ’80 Consigliere comunale e sindaco di Baiano, eletto in rappresentanza della Democrazia Cristiana, esprimeva una visione politica fortemente ancorata ai principi di democrazia liberale e rappresentativa, con radici nel moderatismo centrista d’impronta degasperiana, a cui essenzialmente si è tenuto fedele, anche quando la Dc si è disciolta, con successive adesioni al Nuovo centro destra e a Forza Italia. Consigliere regionale della Campania, è stato proficuo presidente della commissione-agricoltura, oltre che presidente dell’assemblea regionale.
Particolarmente attento alle problematiche dell’Irpinia e alla loro soluzione in termini strutturali, Foglia ha dedicato largo interesse alle politiche per le infrastrutture che valorizzano i territori. Ed in questa visuale, in stretta sintonia con il ceto politico irpino più avveduto e preparato, Pietro Foglia è stato assertore convinto della realizzazione dell’ Alta capacità della Napoli– Bari, cui sono fulcro le aree interne delle provincie di Avellino e Benevento, ormai in fase avanzata di realizzazione.
A Pietro Foglia, mercoledì con cerimonia fissata alle ore 10,30 sarà intitolata a palazzo Caracciolo la Sala delle sedute del Consiglio provinciale di Avellino. Una scelta promossa dal presidente dell’assemblea, Domenico Biancardi, sindaco di Avella, e fatta propria all’unanimità dall’assemblea stessa. Un impegno che Biancardi aveva assunto verso il professionista operoso, il prezioso civil servant dello Stato, il politico e l’amministratore locale, quale Pietro Foglia è stato. Un impegno mantenuto nella comune condivisione.