Alle prime ore dell’alba è scattata l’operazione “Tulipano”; la Squadra mobile della Questura di Avellino ha eseguito 6 misure cautelari emesse dal Tribunale di Avellino. Tale misure sono state eseguite sia sul territorio avellinese ed in provincia di Milano. I provvedimenti a carico di 6 indagati consistono in 3 misure restrittive in carcere e 3 misure cautelari dell’obbligo di dimora. Gli indagati: V. G. avellinese nato il 05 /01/1971, I. C. avellinese nato il 14/07/1977, I. S. avellinese nato il 05/08/1979, A.l. nato ad Avellino il 03/06/197, Q. F. nato a Napoli il 18/8/1985, N. L. avellinese del 13/11/85. Sono tutti ritenuti responsabili a vario titolo del reato di detenzione e spaccio di stupefacente del tipo cocaina hashish e marijuana, ed in un caso l’indagato è stato deferito anche per violenza privata. L’attività investigativa posta in essere dalla 4° sez della Squadra mobile di Avellino è iniziata dal secondo semestre del 2013, con il monitoraggio costante ed assiduo dell’attività di spaccio posta in essere dagli odierni indagati. Lo spaccio avveniva prevalentemente nei pressi di una nota attività commerciale in pieno centro di Avellino L’attività caratterizzata dall’utilizzo d’intercettazioni telefoniche ha permesso d’individuare una complessa rete di spaccio e traffico di stupefacenti su tutto territorio avellinese, che si concentrava sulle zone centrali della citta. Le intercettazioni seguite da riscontri oggettivi (sequestri) hanno permesso di acclarare le responsabilità e le condotte dei soggetti arrestati. Gli indagati per eludere le indagini utilizzavano dei linguaggi criptati, attribuendo sia agli interlocutori che, ai momenti dello spaccio, frasi in gergo campano e riferimenti a termini quali ”birra“, “caffe”, per indicare la sostanza stupefacente. Inoltre per evitare di conversare telefonicamente fissavano degli appuntamenti scambiandosi “Sms” in brevissimi archi temporali non esplicitando l’oggetto dell’incontro, al fine d’eludere il rintraccio. L’attività caratterizzata anche da appostamenti e pedinamenti ha permesso nell’arco del periodo d’indagine di effettuare diversi sequestri di sostanza stupefacente del tipo cocaina ed individuare tutti gli assuntori che, interrogati , sceglievano di collaborare fornendo elementi di prova inconfutabili. Durante il periodo d’indagine sono stati effettuati anche quattro arresti in flagranza di reato, e diversi sequestri per svariati quantitativi di cocaina, il tutto scaturito dall’attività di riscontro delle intercettazione. Numerosi sono stati gli episodi ascritti agli odierni arrestati che in più occasioni sono stati individuati, monitorati e visti cedere la sostanza stupefacente. Dalle conversazioni è emerso che il costo di una “bustina “ di cocaina veniva pagata circa 80/90 euro, il V. che svolge l’attività di fioraio, soggetto con diversi precedenti penali specifici e anche per reati contro il patrimonio , intratteneva numerosissimi contatti telefonici con i clienti e cedeva diversi quantitativi di cocaina sempre al prezzo di 80/90 euro . Emblematica è una conversazione ove un cliente si rivolge al V. chiedendogli “ho bisogno di un fiore Tulipano”, interrogato successivamente il cliente affermava senza reticenze che si trattava di un modo di dire utilizzato per intendere una cessione di cocaina. L’operazione, che ha visto coinvolti circa un centinaio di poliziotti , sul territorio avellinese e con l’ausilio della Squadra mobile di Milano sulla provincia di Milano , si è conclusa con l’esecuzione di tutte le misure cautelari. Gli arrestati sono stati condotti presso le case circondariali di Avellino e di Milano.