Piazza Castello, spuntano piante di marijuana e di pomodori nel cantiere chiuso. Mentre si aspetta la bonifica dell’area e la rimessa in moto dei lavori, la vegetazione rigogliosa cresce indisturbata nello slargo. Tanto verde e sterpaglie, insomma, ma a sorprendere tutti arrivano anche piante di pomodori, piuttosto che una verdeggiante pianta di marijuana. Dal canto suo il commerciante, Alfonso Adiletta, spiega come l’intera zona sia diventata un ricettacolo di degrado e rifiuti. «Temiamo si tratti dell’ennesima incompiuta – spiega Adiletta -. Siamo prigionieri di transenne e cantiere da oltre un anno. Ci hanno lasciati qui in una zona sempre più terra di nessuno. Veder crescere pomodori in questo cantiere può far sorridere. Ma è un sorriso amaro. Abbiamo avuto cali degli incassi dal 15 al trenta per cento. Oltre alla carenza di posti auto, c’è la chiusura al traffico della piazza che ci ha davvero penalizzato». Dal canto suo Flaviano Cucciniello è fiducioso. «Abbiamo incontrato il primo cittadino Paolo Foti la scorsa settimana – spiega Cucciniello -. Ci ha rassicurati. Hanno chiesto in Regione Campania l’acceso ai fondi necessari per la bonifica del cantiere». I conti parlano chiaro: servirà circa un milione di euro per realizzare gli interventi di risanamento dell’area. Un dato importante era emerso lo scorso trenta luglio in occasione della ultima conferenza dei servizi sulle risultanze del documento di analisi di rischio, l’assenza di amianto e cadmio in tutta la zona. Le sostanze presenti, il piombo e l’arsenico non hanno comportato inquinamento delle falde acquifere, punto di bersaglio e di preoccupazione dell’eventuale nocività dei contaminanti. Niente amianto certo, ma il riassetto della piazza sembra costi davvero tanto. Comunque. Intanto il comune per realizzare il piano di interventi punta a all’accesso ai fondi delle spese di accellerazione di piu Europa. Circa un milione di euro sarà necessario per rimettere in moto il cantiere, dove i lavori sono al palo da 14 mesi. Ma secondo le previsioni di intervento dei tecnici del Comune, i soldi necessari potrebbero essere anche di meno. La risposta di palazzo Santa Lucia è attesa per fine mese. L’intervento prevede lo scavo e riutilizzo di parte del suolo. Per i fondi si punta ad intercettare quelli di spese di accellerazione dedicati a Piu Europa. L’assessore ai lavori pubblici, Caterina Barra, ha presentato richiesta di accesso alla delibera 148 del 2013.