Presso il Convitto Nazionale “Pietro Colletta” si è svolta la manifestazione di premiazione provinciale “Premio Scuola Digitale” seconda edizione. Il Convitto Nazionale, da sempre attento ai nuovi canali comunicativi delle giovani generazioni e polo per l’innovazione digitale, non poteva non cogliere quest’opportunità e organizzare l’evento.
A coordinare i lavori il team digitale dell’istituzione sotto la sapiente guida della Dirigente scolastica prof.ssa Maria Teresa Brigliadoro.
Piena e proficua anche la partecipazione dei docenti dell’Èquipe Formativa Territoriale Campania che, quali esperti di nuove tecnologie digitali, hanno veicolato modelli innovativi di didattica digitale tenendo laboratori e seminari nel corso della mattinata e del pomeriggio.
L’evento, promosso dal Miur, vuole diffondere le esperienze di innovazione in ambito didattico con l’utilizzo del digitale che le scuole sperimentato nella pratica didattica quotidiana e affermare sempre di più il protagonismo attivo di studentesse e studenti nei percorsi di apprendimento.
A loro, infatti, è stata affidata la presentazione dei rispettivi progetti finalisti ispirati all’innovazione didattica e digitale. Le 12 scuole, sei per il primo ciclo e sei per il secondo ciclo si sono sfidati con abilità comunicativa davanti ad una autorevole Giuria.
Una sana e naturale competizione ha caratterizzato i diversi momenti della mattinata, contribuendo a creare un ambiente costruttivo dove tutti hanno saputo dare il massimo, presentando i propri progetti con uno stile comunicativo chiaro e accattivante.
Si sa, ogni competizione ha il suo vincitore ma l’auspicio è quello di infondere nelle nuove generazioni una forte motivazione a fare sempre meglio. Dare ai ragazzi l’occasione di confrontarsi e di conoscere chi è “in gara” con loro non può che alimentare una sana competitività con l’augurio che si possa mescolare alla collaborazione, cosicché tutti si troveranno a lavorare meglio.
Con questa convinzione si lavora al Convitto che raccoglie i frutti del proprio operato con un primo posto e un premio del valore di 1000 euro assegnato agli alunni della classe VA della Scuola Primaria guidati dalla docente Ida Guarino.
Il lavoro presentato intitolato “Storia di Re Odisseo” è il prodotto finale di un progetto lettura che ha accompagnato la classe nei cinque anni di Scuola Primaria. Promuovere un autentico “piacere” nei confronti del “testo” per stimolare gli alunni a livello emotivo, cognitivo e sociale e trasmettere loro idee e valori, sono state le finalità del progetto.
L’attività di brainstorming che ha accompagnato la lettura dei testi ha consentito agli alunni di riflettere e di manifestare le proprie emozioni. Queste hanno preso forma nei disegni e nei testi scritti, realizzati dagli stessi alunni che hanno, tra l’altro, inscenato i personaggi del racconto in occasione della “Notte Nazionale del Liceo Classico”.
Il video “Storia di Re Odisseo”, presentato al Premio quale naturale conclusione di tutto il percorso didattico è stato utilizzato con la metodologia dello Storytelling: l’arte di raccontare storie, unendo in sé vari linguaggi (la scrittura, la narrazione, l’immagine, la musica, la tecnologia), che diventa un gioco delle costruzioni caratterizzato da comunicazione all’interno del gruppo che deve rispettare regole e tempi oltre a risolvere problemi. Per la piena realizzazione del progetto i piccoli alunni hanno chiesto e ottenuto l’aiuto dello studente liceale Roberto Sessa che li ha instradati circa l’utilizzo del programma “Camtasia”, con il quale hanno materialmente realizzato il video.
Le immagini inedite, le voci narranti e la musica scelta hanno convinto la Giuria che nel consegnare il premio ha sottolineato il valore e la qualità del contenuto digitale presentato, in termini di utilizzo di tecnologie digitali innovative, il rilevante impatto sulle competenze degli studenti e la piena integrazione del lavoro nel curricolo della scuola, nonché la chiarezza e completezza della presentazione.
Sicuramente la “Storia di Re Odisseo” è un esempio didattico all’avanguardia perché frutto di un utilizzo creativo della tecnologia, impiegata per organizzare e rappresentare ciò che gli alunni devono conoscere e che stanno imparando e per farli riflettere su contenuti e processi.