– Il Comune di Avellino è pronto a raccogliere i frutti dell’intenso lavoro realizzato attraverso il Servizio Strategico Europa con il progetto “Malika”. Venerdì 21 aprile, alle ore 10, presso l’ex Eliseo, si terrà l’evento conclusivo del piano di prevenzione e contrasto alle discriminazioni rivolte alla popolazione LGBT, di riferimento per l’Area Vasta di Avellino, intitolato, a Malika, la ragazza di Castelfiorentino cacciata di casa senza vestiti perché lesbica.
Il progetto, che si è sostanziato nella realizzazione di un apposito sportello anti-discriminazioni a Palazzo di Città e nello svolgimento di un percorso formativo dedicato agli studenti, si esaurisce, infatti, il prossimo 30 aprile.
Presso la struttura culturale di via Roma interverranno, tra gli altri, il sindaco di Avellino, Gianluca Festa, l’assessore alle Pari Opportunità, Marianna Mazza, la dirigente scolastica del Liceo scientifico “Pasquale Stanislao Mancini” di Avellino, Paola Gianfelice, gli esperti e i partner del progetto: il Dipartimento per le Pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei ministri, l’”Unar”, i Comuni di Avellino e di Chiusano San Domenico, l’”Acli di Avellino”, “Irpinia Altruista”, “Aps Al3parole”, “Arcigay Salerno”, “Marcella di Folco”.
Nel corso della mattinata, verranno proiettati tre cortometraggi scelti tra quelli realizzati dai ragazzi delle seconde classi del Liceo “Pasquale Stanislao Mancini”, che hanno svolto e completato il percorso di formazione del progetto “Malika”. I tre migliori lavori saranno premiati, infatti, con un riconoscimento al merito.
Arriva così a conclusione un progetto nel quale l’ente di Piazza del Popolo ha creduto molto. Anche grazie alla sensibilità mostrata dall’assessore alle Pari Opportunità, Marianna Mazza, rispetto al coinvolgimento degli adolescenti.
Nel corso dei mesi, in linea con gli obiettivi di “Malika”, il Centro antidiscriminazioni situato al piano terreno del Comune di Avellino ha offerto una tutela concreta alle persone LGBT, vittime di violenza fondata sull’orientamento sessuale o sull’identità di genere, alle vittime di violenza familiare, ed in generale alle persone LGBT, compresi i migranti. Ma ha anche promosso azioni contro il bullismo omotransfobico. A chiunque ne abbia fatto richiesta, lo sportello ha offerto consulenza giuridica, psicologica e lavorativa, promovendo anche percorsi di formazione e divulgazione delle informazioni utili, attraverso il canale social https://www.facebook.com/centromalika/.
Un combinato disposto di azioni volte a segnate con forza la distanza da ogni comportamento discriminatorio, ed al contempo a costruire l’idonea rete di protezione sociale e integrazione per la comunità LGBT.