La Giunta comunale ha approvato lo schema di protocollo d’intesa per le rappresentazioni artistiche, l’organizzazione e la realizzazione di rassegne che rispondano ai finanziamenti regionali. Un atto teso al rilancio delle politiche culturali del territorio. Lo schema di protocollo d’intesa verrà sottoscritto nei prossimi giorni con la Fondazione Campania dei Festival, ente in house della Regione Campania, anche al fine di consentire la realizzazione tempestiva di ogni iniziativa di promozione culturale che possa contribuire al rilancio del Teatro comunale “Carlo Gesualdo” in un quadro di programmi e azioni condivise con la Regione.
Attraverso questo Protocollo d’intesa l’Amministrazione comunale ha intenzione di aprire presso il Teatro cittadino, in collaborazione con la Fondazione, alcune attività laboratoriali, eventi, scuole di teatro e rassegne varie. La Fondazione Campania dei Festival, infatti, organizza un’offerta complessa e differenziata di progetti teatrali volti ad aprire il territorio campano attraverso le opere e i linguaggi della creatività e dell’innovazione artistica alle grandi correnti culturali. Inoltre scopo della Fondazione è quello di incrementare l’interesse e la partecipazione del pubblico, in particolare quello giovanile, alle offerte teatrali, favorendo il turismo culturale e promuovendo i luoghi di valore storico, artistico, archeologico e ambientale, individuando così nuovi e inediti luoghi da destinare alla cultura e alle nuove forme di creatività integrando, attraverso sinergie strategiche, le diverse politiche di valorizzazione del territorio.
“Ringrazio la Regione – ha commentato soddisfatto l’Assessore alle politiche culturali Bruno Gambardella – che attraverso questo strumento di collaborazione tra l’Amministrazione comunale e la Fondazione Campania dei Festival sarà vicina al nostro Teatro Gesualdo in questa fase di transizione. Le massime Istituzioni della Regione Campania avevano infatti preannunciato un intervento e un ruolo attivo a tutela delle attività culturali cittadine e questo primo atto rappresenta una promessa mantenuta della quale siamo grati o orgogliosi”.