Dai tempi di “Totò Truffa” e “La banda dei Falsari” le cose sono un pò cambiate. Con il passare degli anni i mezzi di comunicazione hanno contribuito all’evoluzione dei metodi adottati dai turlupinatori professionisti, da coloro, cioè, che fanno dell’ignoranza di poveri ingenui la propria ricchezza. Le truffe ispirano i registi a girare nuovi film da proiettare nelle sale cinema come i Confidence, Prova a Prendermi, La Stangata, Il Genio Della Truffa, per citarne alcuni, ma non ci tengono abbastanza aggiornati. Anche la televisione e i giornali arrivano troppo tardi perché descrivono l’evento solo dopo che lo stesso si è già verificato e le povere vittime possono solo sperare che si riesca a risalire al truffatore. La nozione del delitto di truffa, il cui termine deriva dal tedesco “trug” (inganno, frode) è di formazione recente, poiché solamente nel secolo XIX tale illecito assunse una sua configurazione giuridica definita e autonoma.
La truffa, nel diritto italiano, è un reato previsto dall’art. 640 del codice penale ed è un esempio di reato a forma vincolata. È definita come attività ingannatoria capace di indurre la parte offesa in errore attraverso artifici e raggiri per indurla a effettuare atti di disposizione patrimoniale che la danneggiano e che favoriscono il truffatore o altri soggetti, procurando loro un profitto corrispondente al danno inferto alla vittima. È un reato a dolo generico e di evento, cioè si consuma nel momento della verificazione dell’evento dannoso per la vittima e proficuo per il reo.
L’attività dell’Arma finalizzata alla prevenzione e repressione dell’odioso fenomeno delle truffe, continua in maniera incessante. Dall’inizio dell’anno, 3 sono le presone tratte in arresto e 299 quelle denunciate in stato di libertà dai Carabinieri del Comando Provinciale di Avellino – oltre ad altre 75 denunce per reati commessi in periodi precedenti – a fronte dei 757 delitti denunciati
Tali risultati operativi vanno ad avvalorare la proficuità dell’iniziativa “Difenditi dalle Truffe”, dedicata alla specifica prevenzione di tale fattispecie di reato predatorio, nata per forte volontà dal Comando Provinciale Carabinieri di Avellino ed attuata in modo capillare sul territorio da parte di tutti i reparti dipendenti.
Nonostante i ragguardevoli risultati conseguiti, si ritiene opportuno continuare a sensibilizzare i cittadini.
È buona abitudine non aprire la porta di casa agli sconosciuti anche se si qualificano come appartenenti alle forze dell’ordine, avvocati o dichiarino di essere dipendenti di aziende di pubblica utilità (Enel, Inps, fornitura Gas, Telecom, etc.). Se non si ricevono rassicurazioni non aprire per nessun motivo. Va ricordato che nessun Ente manda personale a casa per il pagamento delle bollette, per rimborsi o per sostituire banconote false date erroneamente. Evitare a tal proposito di tenere somme rilevanti di denaro contante in casa. Diffidare anche di telefonate da parte di sconosciuti che si qualificano come soggetti appartenenti alle predette categorie, e comunque per qualunque problema e per chiarire qualsiasi dubbio non bisogna esitare a chiamare il “112”.
Quando si fanno operazioni di prelievo o versamento in banca o in un ufficio postale, possibilmente farsi accompagnare da un familiare o da una persona di fiducia, soprattutto nei giorni in cui vengono pagate le pensioni o in quelli di scadenze generalizzate. Non fermarsi mai per strada per dare ascolto a chi offre facili guadagni o chi chiede di poter controllare i soldi o il libretto della pensione, anche se chi si ferma e vuole parlare è una persona distinta e dai modi affabili. Se si ha il dubbio di essere osservati, è meglio fermarsi all’interno della banca o dell’ufficio postale e parlarne con gli impiegati o con chi effettua il servizio di vigilanza. Se il dubbio sorge per strada, è consigliabile entrare in un negozio e cercare un Carabiniere o qualsiasi appartenente alle Forze dell’Ordine o comunque una compagnia sicura.
Durante il tragitto di andata e ritorno dalla banca o dall’ufficio postale, con i soldi in tasca, non fermarsi con sconosciuti e non farsi distrarre. E comunque quando uno sconosciuto si avvicina chiedendo di pagare un debito contratto da un parente (figlio, nipote, etc.), magari facendo finta di far ascoltare la voce del familiare a telefono, non consegnare per nessun motivo somme di denaro e chiamare immediatamente il numero di emergenza “112” o chiedere aiuto ai passanti.
Quando si utilizza il bancomat usare sempre la massima prudenza, evitando di operare se ci si sente osservati. Se si utilizza internet, diffidare di chiunque chieda le credenziali o altre informazioni personali, ad esempio dati per sbloccare il bancomat o per verificare se abbiano impropriamente utilizzato il conto corrente: non comunicare mai i dati bancari.
Tuttavia, le recenti statistiche impongono una maggiore sensibilizzazione soprattutto alle persone che utilizzano internet per acquisti e pagamenti: negli ultimi anni, infatti, si è avuto un incremento delle truffe on line che ha visto vittime soprattutto potenziali acquirenti di smartphone e apparecchiature informatiche, veicoli, motocicli, attrezzi da lavoro, fino a giungere alle truffe attinenti a false offerte di lavoro e pacchetti vacanze.
Che la scelta di acquistare in rete sia legata anche alla possibilità di ottenere risparmi, oltre che alla comodità non è una sorpresa: alcune ricerche confermano che il modello dell’acquisto di impulso legato a offerte speciali, ad esempio stock limitati o con prezzi scontati per un tempo definito, si è diffuso ed è proposto ormai da molti attori dell’e-commerce anche per i servizi. Nonostante i tanti casi di truffe i consumatori devono poter usufruire dei vantaggi di Internet per le proprie attività quotidiane, indipendentemente dal proprio livello di informatizzazione e, siccome la stragrande maggioranza delle persone che utilizzano internet si affidano alla Rete per gli acquisti, è opportuno aiutare chi non è esperto a comprare in totale tranquillità:
- Utilizzare software e browser completi ed aggiornati. Potrà sembrare banale, ma il primo passo per acquistare in sicurezza è avere sempre un buon antivirus aggiornato all’ultima versione sul proprio dispositivo informatico. Gli ultimi sistemi antivirus (gratuiti o a pagamento) danno protezione anche nella scelta degli acquisti su Internet. Per una maggiore sicurezza online, inoltre, è necessario aggiornare all’ultima versione disponibile il browser utilizzato per navigare perché ogni giorno nuove minacce possono renderlo vulnerabile;
- Dare la preferenza a siti certificati o ufficiali. In rete è possibile trovare ottime occasioni ma quando un’offerta si presenta troppo conveniente rispetto all’effettivo prezzo di mercato del prodotto che si intende acquistare, allora è meglio verificare su altri siti. Potrebbe essere un falso o rivelarsi una truffa;
- È consigliabile dare la preferenza a negozi online di grandi catene già note perché oltre ad offrire sicurezza in termini di pagamento sono affidabili anche per quanto riguarda l’assistenza e la garanzia sul prodotto acquistato e sulla spedizione dello stesso. In caso di siti poco conosciuti si può controllare la presenza di certificati di sicurezza che permettono di validare l’affidabilità del sito web;
- Dietro ad un indirizzo di un sito deve esserci un vero negozio! Prima di completare l’acquisto verificare che il sito sia fornito di riferimenti quali un numero di Partiva IVA, un numero di telefono fisso, un indirizzo fisico e ulteriori dati per contattare l’azienda. Un sito privo di tali dati probabilmente non vuole essere rintracciabile e potrebbe avere qualcosa da nascondere;
- Leggere sempre i commenti e i feedback di altri acquirenti. Prima di passare all’acquisto del prodotto scelto è buona norma leggere i “feedback” pubblicati dagli altri utenti sul sito che lo mette in vendita. Anche le informazioni sull’attendibilità del sito attraverso i motori di ricerca, sui forum o sui social sono utilissime…le “voci” su un sito truffaldino circolano velocemente online;
- Su smartphone o tablet utilizzare le app ufficiali dei negozi online. Se si sceglie di acquistare da grandi negozi online, il consiglio è quello di utilizzare le app ufficiali dei relativi negozi per completare l’acquisto. Questo semplice accorgimento permette di evitare i rischi di “passare” o “essere indirizzati” su siti truffaldini o siti clone che potrebbero catturare i dati finanziari e personali inseriti per completare l’acquisto;
- Utilizzare soprattutto carte di credito ricaricabili. Per completare una transazione d’acquisto sono indispensabili pochi dati come numero di carta, data di scadenza della carta ed indirizzo per la spedizione della merce. Se un venditore chiede ulteriori dati probabilmente vuole assumere informazioni personali (numero del conto, PIN o password) che, in quanto tali, dovete custodire gelosamente e non divulgare. Al momento di concludere l’acquisto, la presenza del lucchetto chiuso in fondo alla pagina o di “https” nella barra degli indirizzi sono ulteriori conferme sulla riservatezza dei dati inseriti nel sito e della presenza di un protocollo di tutela dell’utente, ovvero i dati sono criptati e non condivisi;
- Non cadere nella rete del phishing e/o dello smishing ovvero nella rete di quei truffatori che attraverso mail o sms contraffatti, richiedono di cliccare su un link al fine di raggiungere una pagina web trappola e sfruttando meccanismi psicologici come l’urgenza o l’ottenimento di un vantaggio personale, riusciranno a rubare informazioni personali quali password e numeri di carte di credito per scopi illegali. L’indirizzo Internet a cui tali link rimandano differisce sempre, anche se di poco, da quello originale;
- Assicurare gli acquisti. Oltre che controllare i dettagli della transazione e le modalità di consegna, è importante scegliere sempre una spedizione tracciabile ed assicurata, preferibilmente pagando in contrassegno. Il costo potrebbe essere di poco superiore ma permette di sapere in modo certo e tempestivo dove si trova l’oggetto acquistato fino alla sua consegna.