Parlare del futuro di Borgo Ferrovia vuol dire anche occuparsi di un’area di 4 ettari (concepita nell’ambito dell’economia circolare) a poche centinaia di metri dalla Stazione, dalla scuola e dalla Chiesa di quartiere : il sito dell’ex Isochimica, che secondo il nostro parere avrebbe tutti i requisiti per essere un SIN (Sito Interesse Nazionale).
Si tratta di una “ferita” che accompagna la città di Avellino da più di 30 anni : resta ora da portare rapidamente a compimento – ad opera del Comune di Avellino in qualità di soggetto attuatore – la bonifica per la quale sono già stati stanziati e resi disponibili i finanziamenti necessari.
Nell’accompagnare e monitorare il completamento in sicurezza della bonifica, è necessario già oggi immaginare la futura destinazione dell’area dell’ex Isochimica. L’obiettivo è delineare il futuro di uno spazio che andrà recuperato e restituito alla cittadinanza.
La destinazione d’uso dell’area non può che essere immaginata in sinergia con gli investimenti intrapresi per :
– l’elettrificazione della linea ferroviaria Salerno-Avellino-Benevento
– la realizzazione del Parco della Stazione
– la realizzazione di altre infrastrutture di trasporto locale e provinciale (es.: autostazione per i bus),
– tutti gli altri interventi urbanistici già previsti per i prossimi anni nell’area (es.: campo sportivo, scuola media, Porta Est della città e rifacimento Via Francesco Tedesco, Centro di Monitoraggio Ambientale, bike sharing, percorsi pedonali con parchi fluviali/polmoni verdi della città).
Le modalità ed i dettagli con cui definire la destinazione dell’area andrebbero inseriti in un processo decisionale partecipato e condiviso da parte dei cittadini stessi (creazione Questionario per coinvolgere la comunità, analisi territoriale dei punti)
Lo stesso discorso non può non interessare le zone interne dell’Irpinia e del Sud Italia più in generale, colpite da un fenomeno di spopolamento che difficilmente si sta riuscendo ad arginare.
In particolare, questione SERVIZI :
– Riequilibrio dell’offerta di servizi di trasporto pubblico extraurbano con nuovi servizi su ferro più veloci e cadenzati verso le altre province, in vista dell’elettrificazione ;
– immediata istituzione di servizi su gomma per i collegamenti con la stazione AV di Napoli Afragola ;
– realizzazione del terminale intermodale bus/auto/filovia presso lo scalo ferroviario
Questione INFRASTRUTTURE
– Metropolitana leggera che coinvolga anche i comuni dell’area vasta, esempio Atripalda con l’area archeologica di Abellinum, Mercogliano per collegarsi perchè no alla funicolare che conduce al santuario di Montevergine, Monteforte Irpino per aree commerciali/industriali ed a vocazioni agricole ecc.)
– Sondaggi su aree industriali/commerciali in tutta l’Irpinia
– Passaggio dei PIP a ZES (con maggiori agevolazioni economiche per chi investirà in forza lavoro)
– Banda larga, incubatori di idee (Start Up) per la costituzione di nuove imprese, specialmente quelli giovanili
– Promozione comunità energetiche
– Scalo merci nella ZES di Pianodardine
– Riqualificazione al servizio commerciale della Avellino-Rocchetta S. Antonio-Lacedonia
– Realizzazione ferrovia Eboli-Calitri-Pescopagano
– Accelerazione lavori elettrificazione ;
– finanziamento Bretella di Codola
– finanziamento eliminazione PL di Atripalda
– finanziamento “Baffo” di Arco Traiano a Benevento verso Hirpinia/Bari
– progettazione integrata ANAS/RFI per terza corsia Avellino-Mercato San Severino e rettifica tracciato linea per Salerno
– progettazione Napoli-Cancello-Nola-Baiano con utilizzo binario Circumvesuviana con traforo sotto Montevergine e fermate a Mercogliano e città ospedaliera di Avellino, con possibilità di interconnettere poli ospedalieri ed agrari importanti (Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale “San Giuseppe Moscati”, Istituto Agrario “Francesco De Sanctis” ecc.)
– progettazione di una metropolitana campana che colleghi i 5 capoluoghi di provincia
Sviluppare il tutto anche in considerazione di una saturazione del porto commerciale di Salerno, avendo la città stessa quasi del tutto esaurito gli spazi per ulteriori piattaforme logistiche, completamenti come l’allungamento della pista dell’aeroporto di Pontecagnano/Costa d’Amalfi e conseguente fabbisogno di un hub per container merci, grandi eventi come le Universiadi europee a Baronissi nel 2026 e sempre in quell’anno collegamenti tra Assisi e Borgo Ferrovia per gli 800 anni dalla morte di San Francesco.
Inoltre per il 2030 il Ministero dei Trasporti nel corso di un evento on line tenutosi il giorno 11 Maggio si è prefisso questi obiettivi :
– Aumento di almeno 10 punti percentuali del ricorso a sistemi di mobilità sostenibile e calo del tasso di motorizzazione, riduzione della congestione nelle principali aree urbane
– dimezzamento del divario territoriale in termini di accessibilità, efficienza e qualità del trasporto pubblico
– miglioramento dell’accesso ai mezzi pubblici e della soddisfazione dell’utenza
– sostituzione totale degli autobus di classe inferiore a Euro 5 e transizione verso veicoli a emissione zero, in linea con gli impegni di decarbonizzazione del settore
– riduzione delle emissioni di gas climalteranti e di inquinamento dell’aria
– diffusione dell’approccio MaaS (Mobility as a Service).
Vigileremo sul PNRR affinchè i fondi destinati alle aree interne vengano veicolati nel modo migliore possibile e che le progettazioni dei vari comuni della provincia di Avellino in particolare vengano definite in tempi certi.
Seguiranno incontri istituzionali e con enti imprenditoriali per sollecitare sempre di più tutto quanto scritto sopra.
Il tempo stringe, e saremo pressanti per fare in modo che in tempi brevi verranno attuate le varie cose.
Le associazioni Irpinia Insieme, Il Bucaneve, Lotta per la vita, Ascolto Donna, Svimar, Comitato ferrovia Eboli-Calitri