Mercoledì si è insediato presso la Sala Giunta di Palazzo Santa Lucia, alla presenza del Presidente della Regione, Vincenzo De Luca e dell’Assessore regionale all’Urbanistica, Bruno Discepolo, il ‘Tavolo Città 2014-2020’ per i 19 Comuni della Campania impegnati nel Programma Integrato Città Sostenibile (PICS), tra cui la Città di Avellino, rappresentata dal Commissario Straordinario, Prefetto Giuseppe Priolo. Il Tavolo ha il compito di condividere gli indirizzi strategici ed approvare i criteri di selezione delle operazioni da parte delle Autorità urbane nell’ambito dell’Asse 10 del POR FESR Campania 2014-2020. In quest’incontro è stata ribadita la necessità di superare i ritardi di alcuni territori nella definizione dei P.I.C.S. (Avellino ha già definito la sua proposta e firmato la delega il 22 gennaio 2019, primo Comune dei 19) che hanno impedito la rendicontazione dell’Asse e, quindi, determinato un taglio del 6% da parte dell’UE per l’intero Asse 10. E’ stata, peraltro, evidenziata la volontà da parte della Regione Campania di riprogrammare insieme alle singole Autorità Urbane il “taglio” del 6% nell’ambito degli altri Assi del POR e di riassegnarlo alle stesse Città Medie: questa procedura dovrebbe consentire di non avere alcuna sottrazione di fondi. In merito ai lavori di completamento delle opere del Sottopasso da Piazza Garibaldi a via S. Leonardo, si precisa che gli stessi sono in corso di ultimazione e collaudo. Per quanto concerne le prescrizioni del Provveditorato interregionale alle OO.PP. Campania, Molise, Puglia e Basilicata, che ha già esaminato la pratica nella seduta del Comitato Tecnico Amministrativo del 19 dicembre scorso, si precisa che esse saranno formalmente definite nell’ambito del Comitato Tecnico Amministrativo, convocato per il 13/02/2019, su pressante richiesta del Comune di Avellino: l’attuazione delle prescrizioni dovrà consentire di individuare la classe viaria di appartenenza del Sottopasso ai fini della sua apertura. Al riguardo, i tecnici comunali preposti, di concerto con i referenti degli uffici regionali, stanno valutando le soluzioni tecniche necessarie per superare eventuali ricadute sulla procedura in atto ed evitare possibili danni conseguenti alla eventuale mancata rendicontazione nei termini dei finanziamenti europei. Tutte le fasi della procedura sono seguite direttamente dalla gestione commissariale che, fin dal suo insediamento, ha considerato prioritaria la definizione dell’opera, avviata come è noto, da più di un decennio.