“Mai come quest’anno l’Anniversario del terremoto in Irpinia si incrocia con l’attualità. Attualità spinta ancor di più dagli ultimi eventi sismici del Centro Italia. Quindi è inevitabile che l’opinione pubblica, i cittadini, si sentano sollecitati quando si parla di sicurezza”. Il Sindaco Paolo Foti ha presenziato la cerimonia in Piazza XXIII Novembre dove è stata deposta la Corona in ricordo delle vittime del devastante sisma dell’80.
Il 23 novembre di 36 anni fa l’Irpinia ha infatti vissuto la pagina più drammatica della sua storia. A oltre trenta anni di distanza sono ancora aperte le crepe di quel minuto e 20 secondi che ha seminato morte e distruzione, ma che ha anche generato una straordinaria solidarietà. Circa 3.000 morti, 9.000 feriti, 300.000 senza tetto.
“Ricordare questa ferita, in parte ancora aperta, deve essere un dovere, direi quasi un obbligo, per chi come noi ha patito le sofferenze di quelle giornate – ha dichiarato il Sindaco Paolo Foti – quel terremoto ha scosso la nostra terra, le nostre case, i nostri ospedali, le nostre chiese, le nostre strade, l’intero territorio ha subito un colpo micidiale”.
“Noi abbiamo attivato una serie di controlli che stiamo concludendo – ha proseguito il Primo cittadino – tra l’altro a fine mese sarà pubblicato da parte del Comune di Avellino un bando per i proprietari degli edifici privati che possono accedere a delle risorse messe a disposizione dalla Regione Campania per la messa in sicurezza, o l’adeguamento e il miglioramento sismico delle proprie abitazioni. È un’opportunità che i cittadini possono cogliere per riqualificare quei fabbricati che non sono stati ancora messi in sicurezza dopo l’evento sismico dell’80. Resto sempre più convinto – ha concluso il Sindaco – che oggi ancor di più Istituzioni, Politica, Società civile devono sforzarsi per trasferire alla nostra comunità quei valori, quello spirito di solidarietà e di partecipazione che sono stati la nostra reazione in quelle tragiche giornate”.