Avvelena la madre e poi si suicida. Ma quali sono i motivi?

Avvelena la madre e poi si suicida. Ma quali sono i motivi?

Una donna è stata trovata senza vita nel suo appartamento del centro di Bologna. Si sarebbe suicidata ma, prima di compiere il gesto estremo, avrebbe somministrato dei farmaci all’anziana madre. A trovare il  cadavere nella casa in via Zucchini, nella zona universitaria di Bologna, è stata la polizia. La vittima è una donna di 63 anni che faceva la farmacista. Per gli inquirenti non ci sarebbero dubbi: la donna avrebbe tentato di uccidere sua madre con dei farmaci e poi si è suicidata. L’anziana, soccorsa dalla polizia, è stata portata in ospedale: sarebbe in condizioni gravissime. Per cercare di capire quanto possa essere successo nell’abitazione in cui è stato ritrovato il cadavere e per confermare l’ipotesi dell’omicidio-suicidio, sono intervenute sul posto la Squadra mobile e la Scientifica. Da quanto si apprende, la farmacista nei giorni scorsi era stata sottoposta a un interrogatorio in merito a un’indagine della Procura su casi di ricettazione di opere d’arte. La donna che si è tolta la vita oggi a Bologna dopo aver tentato di uccidere l’anziana madre avrebbe lasciato un biglietto in cui avrebbe fatto riferimento al magistrato che l’aveva sentita in questura qualche giorno fa, il procuratore aggiunto Valter Giovannini. Un biglietto nel quale avrebbe scritto che il magistrato l’avrebbe trattata “come una criminale” e che non le avrebbe creduto.