. Il segretario generale della Cgil di Avellino, Franco Fiordellisi, definisce una «svolta» e «un passo in avanti fondamentale» quanto concretizzato venerdì scorso nella riunione del Piano sociale di zona dell’ambito territoriale A4. Infatti, all’unanimità sono stati approvati lo statuto e l’atto costitutivo della nuova Azienda speciale che dovrà far finalmente decollare le prestazioni dedicate agli ultimi.
«Il coordinamento istituzionale svoltosi a Piazza del Popolo – ricorda Fiordellisi – ha indicato quale presidente del Piano di zona il sindaco di Avellino, Vincenzo Ciampi. Inoltre, ha trovato la quadra, che mancava da troppo tempo, sullo strumento per la gestione dei servizi: l’Azienda speciale, infatti, avrà a autonomia di gestione, un proprio bilancio e una propria organizzazione. In particolare, potrà assumere il personale necessario e non sarà soggetta al Patto di stabilità. Entro 30 giorni, i consigli comunali dei 16 comuni dell’ambito dovranno portare la pratica in Consiglio ed approvarla. Poi dovranno essere costituiti l’assemblea e il cda, che indicheranno un presidente espressione del Comune capofila, Avellino».
«L’auspicio – afferma il segretario della Camera del lavoro di Avellino – è che questo possa essere il momento della ripartenza per realizzare un ambito di eccellenza. A quanto pare – osserva Fiordellisi – le risorse ci sono, 45 milioni di euro solo per il personale, e possono essere trovate le competenze. L’Azienda speciale non è la panacea di tutti i mali, ma ad Avellino mancava un ufficio di Piano e il primo grande problema era proprio la stabilizzazione del personale».
«Adesso attendiamo risposte concrete al dramma di tante famiglie che in questi ultimi anni hanno subito danni enormi a causa della mancata erogazione dei servizi: il tempo perso sarà difficile da recuperare, ma da questo momento in poi l’attenzione dovrà essere altissima. Confidiamo in una forte assunzione di responsabilità da parte di tutti gli attori in campo e anche nel fatto che la situazione precaria dell’amministrazione comunale di Avellino non influisca in alcun modo sull’erogazione delle prestazioni», conclude Fiordellisi.