Bagno di folla ieri all’Hotel de la Ville di Avellino per l’appuntamento di chiusura della campagna elettorale del Partito Democratico irpino. Tantissime le persone accorse da tutta la provincia per partecipare all’iniziativa che chiude una campagna elettorale che si è svolta sui territori, arrivando in numerosissimi comuni ed in tantissime piazze.
All’incontro erano presenti Enza Ambrosone, coordinatrice della segreteria provinciale del Pd irpino, Nello Pizza, segretario provinciale ed i candidati Caterina Lengua, Rosetta D’Amelio, Carlo Iannace, Maurizio Petracca e Piero De Luca.
“A me piacciono le sfide difficili – ha dichiarato nel suo intervento Maurizio Petracca, candidato alla Camera dei Deputati nel collegio uninominale di Avellino – In questi anni mi dicevano sempre di non avventurarmi in imprese che sembravano impossibili, ma abbiamo sempre portato a casa il risultato, sempre. Anche questa sembrava una sfida impossibile perché, stando ai sondaggi, si sarebbe registrato un divario enorme. Eppure ho fatto la mia campagna elettorale e oggi sono certo che questa partita si gioca, è alla nostra portata. Ma devo aggiungere anche un’altra valutazione: noi questa sfida l’abbiamo già vinta e l’abbiamo vinta con questa manifestazione qui ad Avellino perché vedere tutta questa partecipazione, spontanea e calorosa, è la più grande vittoria. Perché qui c’è la voglia di ascoltare, c’è la passione per la politica. Ed è la vittoria di un partito che è presente sul territorio, che è dentro le vicende delle nostre comunità. E’ tutta qua la differenza tra noi e loro. Il Movimento Cinque Stelle non fa iniziative di campagna elettorale perché loro hanno solo il leader che parla e basta. In Irpinia il M5S non esiste perché non hanno classe dirigente e la classe dirigente è quella che esercita il proprio ruolo sui territori. La destra preferisce nascondersi dietro i simboli. In questa campagna elettorale noi siamo persone in carne ed ossa e dall’altra parte c’erano solo fantasmi”.
“In questi ultimi quattro anni – ha così concluso Maurizio Petracca – abbiamo avuto una rappresentanza parlamentare muta. La gente fa fatica anche a ricordare i nomi di coloro che sono stati eletti nel 2018. Il primo impegno che il Pd dovrà assumersi all’indomani del voto è la riforma della legge elettorale perché con questo sistema elettorale oggi vigente abbiamo svenduto la democrazia rappresentativa, dando la possibilità a persone senza radicamento e senza rapporti con il territorio di farsi scudo dietro ai simboli. In questa campagna elettorale solo noi siamo stati sul territorio per ascoltare e confrontarci. Il Pd vuole essere l’argine che contrasti una destra autoritaria e nemica del Sud. L’ho detto in ogni incontro e lo dirò ancora: votare a destra in Irpinia significa votare contro se stessi e contro i propri figli. Perché, malauguratamente dovessero andare al governo, metterebbero in piedi una strategia che privilegi il Nord ed accresca sempre più il divario con il Mezzogiorno”.
“Agli elettori dei Cinque Stelle – ha concluso Petracca – dico che per vedersi tutelati provvedimenti come il super bonus o il reddito di cittadinanza dovrebbero sostenere il Partito Democratico. La destra meloniana e salviniana ha già detto che una volta al governo depennerebbero queste misure. Il Pd no, il Pd le conserverebbe con qualche correttivo e rendendole strutturali. L’unico voto utile, anche per chi è dentro il mondo pentastellato, è al Pd, l’unica forza che salvaguarderebbe questi strumenti, quelli che in questi anni hanno caratterizzato la politica del M5S”.