Topi d’auto scatenati negli ultimi giorni in particolare la scorsa notte in tutto il baianese, il nuovo obiettivo dei malviventi a quattro ruote sarebbero i catalizzatori. Siamo di fronte a un fenomeno dilagante, questa mattina diverse le denunce di furto di auto o appunto di marmitte presentate ai Carabinieri messe a segno nel mandamento a scorsa notte. Purtroppo è un fenomeno che avviene non solo in Italia. Anche in Stati Uniti, Francia, Spagna, Regno Unito e vari Paesi africani, infatti, si sta registrando un aumento vertiginoso di furti di marmitte catalitiche, passati solo negli Stati Uniti, secondo i dati del National Insurance Crime Bureau, dai 3.398 casi nel 2019 agli oltre 14.400 nel 2020. E il trend, in questi ultimi due anni, è in ulteriore crescita.
Dietro il boom di colpi ci sarebbe la composizione dei catalizzatori: tre metalli rari e preziosi come il palladio (tra 2 e 7 grammi a pezzo), il platino (tra 3 e 7 grammi) e il rodio (da 1 a 2 grammi), il cui valore negli ultimi anni era già schizzato alle stelle e che la guerra in Ucraina, con il suo impatto sulle estrazioni, contribuirà a far correre ancora. Attualmente, infatti, il platino è quotato circa 30 euro al grammo, il palladio circa 58 euro e il rodio addirittura 460 euro.
A questo punto viene da chiedersi perché la marmitta sia finita soltanto da poco tempo nel mirino dei ladri che in precedenza si sono spesso concentrati su altre parti delle vetture. La risposta sta nei veicoli che interessano i ladri di marmitte, dato che non tutte le auto hanno tracce di metalli preziosi al suo interno. Tracce di palladio, così come di rodio e platino, infatti sono presenti soltanto nei catalizzatori delle marmitte delle auto più recenti (nello specifico le Euro 4, le Euro 5 e le Euro 6). Per quanto riguarda questo tipo di furti le prede più ambite sono i Suv e le Smart.