“Papà ha cominciato a sentirsi male verso le 6,45 di oggi sabato 30 giugno 2018. Avvertiva forti vertigini, probabilmente aveva la pressione alta perché stava collassando“. A raccontarci la storia è il figlio che si chiama Pietro, che decide di rivolgersi alla guardia medica di Baiano per una visita sullo stato di salute del genitore. Uno spicchio di orologio fugge via e la mamma in ansia per il marito telefona alle 7,02. “A rispondere è il medico di turno, che chiede a mia madre i sintomi del marito e quando gli spiega lo stato di salute di mio padre dice di passare a visitarlo prendendosi l’indirizzo di casa. Noi abitiamo a Sirignano a pochi metri dall’uscita dell’autostrada. La Guardia Medica dista in linea d’aria a 300 metri. Aspettiamo invano quando trascorsi circa 40 minuti richiamiamo di nuovo ma questa volta il telefono squilla a vuoto e cosi decidiamo di allertare il 118 che arrivano in pochi minuti. Salgono su gli operatori, visitano papà e gli attaccano un lavaggio. Fortunatamente, poco dopo papà ha cominciato a stare bene” – precisa il figlio – e non è stato necessario trasportarlo in ospedale. Ma l’amarezza rimane: “Non credo sia normale che la guardia medica ti dica di venire ma poi non vengono. Quando l’ho raccontato a quelli del 118, sono rimasti senza parole“.
Questa la storia che Pietro ha voluto raccontarci questa mattina evidenziando lo stato di angoscia e apprensione per la salute del padre e conclude: “Giudicate voi, ma io ritengo ciò una vergogna”.
Sicuramente sarà successo qualche inconveniente, almeno lo si spera, che ha impedito agli operatori di intervenire ad una chiamata domiciliare, poi in questi ultime settimane anche il taglio dei medici per la continuità assistenziale può creare di questi disagi all’utenza al quanto vasta dell’area baianese.