I fatti hanno per protagonista un settantenne dell’area mandamentale che a causa di una grave malattia si è spento nella serata di ieri riuscendo però ad esprimere il suo ultimo desiderio a chi lo ha accudito fino all’ultimo istante: “voglio essere cremato”. Qualcosa però non va per il verso giusto. Dopo il funerale tenutosi nella giornata odierna al momento del trasporto della salma presso l’azienda specializzata per la cremazione manca la documentazione, o meglio manca la firma di autorizzazione dei suoi prossimi parenti per effettuare la cremazione. Gli stessi che erano assenti anche ai funerali, che non ne hanno voluto sapere del loro congiunto, ne da vivo, ne da morto. Si rende necessario quindi il trasporto della salma presso il cimitero comunale, ma neanche qui è possibile la sepoltura, tenuto conto che la stessa bara non è idonea per essere messa sotto terra e anche perché nulla era stato trasmesso al cimitero del suo paese per dar luogo alla sepoltura. Sta di fatto che la salma, chiusa in una di quelle bare utilizzate per la cremazione, è stata chiusa in un’apposita cella, che di solito si utilizza per tenere il defunto quando necessità di accertamenti medico legali in vista del da farsi. Cosa ne sarà del corpo del povero morto, non si sa ancora, sta di fatto che i parenti che lo hanno accudito fino all’ultimo vogliono esaudire il suo ultimo desiderio e quindi si sono rivolti alle forze dell’ordine per venire fuori da questa triste storia.