Si pubblica il testo integrale dell’interrogazione presentata dal gruppo consiliare “Io ci credo” al Presidente del Consiglio comunale dell’Ente di corso Garibaldi, in ordine all’abbattimento di 13 platani lungo via Nazionale delle Puglie. Una decisione drastica, che costituisce il punto massimo delle criticità che interessano l’intero patrimonio arboreo dell’arteria, di cui ha rappresentato negli anni un elemento d’arredo urbano storicamente caratterizzante, ma anche di primaria rilevanza per la funzione di “difesa” per la qualità dell’aria in una zona densamente abitata e interessata da costanti sforamenti e dalla diffusa circolazione di polveri sottili per la tipologia del Pm-10, altamente nocive per la comun salute.
I sottoscritti sigg, Emanuele Litto, nato a Napoli, il 28/06/1975, Gianpaolo Petrillo, nato ad Avellino, il 02/06/1975, e Stefano Lieto, nato a Baiano, il 29 aprile 1958, nella loro qualità di consiglieri comunali di Baiano,
PREMESSO CHE
- è compito dell’Ente Comunale provvedere al servizio di manutenzione del verde pubblico, nel quale sono comprese anche le alberature (platani), presenti lungo la Strada Statale 7 bis (o via Nazionale delle Puglie) che attraversa il Paese di Baiano;
- dovendosi eseguire l’intervento di potatura stagionale dei predetti alberi, l’Ente Comunale ha disposto un sopralluogo congiunto del proprio Comandante della polizia municipale e del personale della Regione Campania- UOD Fitosanitario regionale;
- all’esito del sopralluogo si è palesata la necessità per l’Ente di commissionare uno studio specialistico tecnico- agronomico al fine di verificare: a) l’instabilità dei platani ed eventuale abbattimento per eliminare condizioni gravi alla pubblica e privata incolumità; b) sostituzione delle eventuali piante abbattute; c) modalità di potatura per i platani lungo la S.S. 7 bis, per i lecci in via A. Scafuri ed altri interventi;
- ai sensi dell’art. 36, comma 2, lett. a) del D.Lgs 50/2016- con determina a firma dell’arch. Costantino Canonico n.° 30 del 25/02/2019 (numero generale 55) – si affidava al dott. Antonio Pellecchia (agronomo) l’incarico relativo allo studio specialistico tecnico- agronomico;
- Il dott. Antonio Pellecchia procedeva all’esame commissionatogli e con una relazione scritta – corredata di foto – (già agli atti del Comune di Baiano) formulava le seguenti conclusioni: “Dall’esame obiettivo sulle circa 100 piante osservate lungo la Strada Statale 7 bis, n.° 13 piante necessitano di essere abbattute al fine di salvaguardare la pubblica e privata incolumità perché evidenziano le seguenti problematiche: a) presentano medie e grosse cavità, tra la parte interrata (zona ipogea) e il colletto della pianta (zone epigea) e alcune lungo il fusto; b) uno spostamento dall’asse baricentrico della pianta, con conseguente forte probabilità di caduta sulla prospiciente Strada Statale 7 bis; c) sulle altre piante, visto lo sviluppo vigoroso dei polloni, è necessario effettuare un intervento di capitozzatura sulle branche principali con lo scopo di alleggerire il peso sul tronco principale (cfr pagg. 2-3- della relazione);
- contestualmente, però, l’agronomo forniva delle indicazioni ben precise da osservare a seguito di detti interventi: a) trattamenti fitosanitari (vengono previsti dei trattamenti fito-sanitari sulle piante che devono essere capitozzate e potate, per evitare l’insorgenza di malattie crittogamiche e fungine); b) allontanamento del materiale legnoso (il materiale legnoso con diametro inferiore a 3 cm, può essere utilizzato per la formazione di fascine o cippato con trasporto presso centri autorizzati previa analisi chimica); c) piantumazione di altre piante in sostituzione di quelle tagliate (perché sono state già abbattute diverse piante lungo la Strada Statale 7 bis e con le altre 13 previste la taglio, il tecnico invita l’Amministrazione Comunale per non alterare il corredo urbano vegetazionale a predisporre un piano di piantumazione di alberi che si adattano all’areale vegetazione della zona. viene consigliato il Leccio che non presenta uno sviluppo vegetativo vigoroso ed è sempreverde cfr pag. 32 della relazione);
- i predetti interventi – sulla scorta di detto studio specialistico del dott. Pellecchia – venivano affidati alla ditta “Angelo Guerriero”, con sede in Mugnano del Cardinale, alla via Di Vittorio;
CONSIDERATO CHE
- la capitozzatura è una tecnica di potatura estremamente drastica, perché comporta
il taglio indiscriminato del fusto, delle branche primarie o di grossi rami;
- detta tecnica di potatura secondo la Società Italiana d’Arboricoltura e gli studi specialistici condotti, in oltre 30 anni, ha l’effetto di indebolire gli alberi, privandoli delle foglie da cui essi principalmente traggono nutrimento, privandoli dell’energia necessaria ad alimentare tutte le loro parti e attivando un meccanismo di sopravvivenza che consiste nella produzione di rami di maggiore lunghezza, ma più esili, così che gli alberi cercano di recuperare il più velocemente possibile il fogliame perduto. Tale meccanismo di sopravvivenza richiede, però, un grande impiego di energia che l’albero preleva dalle sue stesse riserve; per la qual ragione, se l’albero non possiede energia sufficiente, il rischio che muoia sarà molto alto;
- un albero capitozzato sarà, quindi, più vulnerabile agli insetti e alle malattie, anche perché alcuni insetti sono fortemente attratti dalle sostanze chimiche rilasciate dai tessuti interni esposti;
- conseguentemente, la capitozzatura può causare un generale decadimento dell’albero, anche perché l’improvvisa esposizione di branche e fusto ai raggi solari, a causa della rimozione di grosse parti della chioma, potrebbe causare la scottatura dei tessuti appena al di sotto della corteccia, tali da provocare il distaccamento della corteccia e persino la morte della branca;
- inoltre, la capitozzatura, potrebbe addirittura aumentare i pericoli per la pubblica e privata incolumità, dal momento che i rami ricresceranno molto lunghi e con attaccature deboli;
- tutto ciò senza considerare che la capitozzatura rende gli alberi più brutti, perché ne distrugge la forma naturale, e comporta, qualora l’albero riesca a sopravvivere, la necessità di una maggiore manutenzione, sia per le più frequenti potature, sia anche per la possibilità che il vento, la neve (o, in generale, i fenomeni atmosferici) possano provocare la rottura di rami, più o meno grossi;
- del resto, i predetti rischi sono stati paventati anche dall’agronomo incaricato dal Comune, il quale, nella sua relazione, (cfr pag. 32) ha, in ogni caso, consigliato specifici trattamenti fitosanitari per i platani capitozzati, in quanto dette piante sono maggiormente esposte al rischio di insorgenza di malattie crittogamiche e fungine;
- in maniera ancora più esplicativa, il dott. Pellecchia, nella sua relazione a pag. 3, nell’escludere la necessità di una capitozzatura per le piante di leccio – ubicate all’interno di un’area di proprietà comunale, ai bordi interni di Via Scafuri – ha ben sintetizzato gli effetti dannosi, sopra esposti, che la capitozzatura potrebbe ingenerare: “Praticando tagli a grosse sezioni con asportazione di grosse branche (capitozzatura), si provocherà un indebolimento generale dell’esemplare, la perdita del naturale portamento tipico della specie e la rottura dell’equilibrio chioma- apparato radicale con inizio di processi di indebolimento”;
- il Sindaco e l’Amministrazione Comunale, hanno il dovere di garantire la salvaguardia della pubblica e privata incolumità dei cittadini, per la qual ragione si rende, ormai improcrastinabile, l’abbattimento dei 13 platani già contrassegnati lungo la Strada Statale 7 bis, in quanto inclinati e aventi forme cavernicole, così ben evidenziato dal dott. Pellecchia;
- è, altresì, compito dell’Amministrazione salvaguardare e proteggere i restanti platani i quali, proprio perché capitozzati, necessitano di specifici trattamenti fitosanitari;
- si impone la necessità – se non l’impellenza – di garantire il medesimo arredo urbano attraverso una nuova piantumazione (o sostituzione) di tutti gli alberi finora abbattuti o che saranno abbattuti nei prossimi anni, al fine di evitare la completa scomparsa di un viale alberato, che da quasi cento anni costituisce una risorsa preziosa e un polmone verde per l’intera comunità cittadina;
Tanto premesso e considerato, per i motivi sopra esposti, i consiglieri comunali, come sopra individuati
interrogano il SINDACO e LA GIUNTA
in merito alle seguenti questioni:
- si precisi se sono stati previsti dei trattamenti fitosanitari per i platani capitozzati, al fine di evitare l’insorgenza di malattie crittogamiche e fungine, come suggerito dal dott. Antonio Pellecchia, nella sua relazione tecnico- specialistica;
- si precisino le modalità che sono state adottate per la rimozione del materiale legnoso dei platani capitozzati, ed in particolare, se esso sia stato raccolto in fascine o sia stato cippato presso centri autorizzati, previa analisi chimica, come suggerito dal dott. Antonio Pellecchia, nella sua relazione tecnico- specialistica;
- si precisi, altresì, se detto materiale legnoso sia stato eventualmente rivenduto, in tutto o in parte, a terzi e se il Comune di Baiano abbia incamerato, o meno, somme di danaro dalla sua vendita;
- si chiarisca se è intenzione della Giunta Comunale procedere alla piantumazione di altri platani ( o di altri alberi), in sostituzione di quelli finora abbattuti o che saranno abbattuti, lungo la Strada Statale 7 bis (o via Nazionale delle Puglie), al fine di evitare che, nel giro di pochi anni, venga completamente stravolto l’arredo urbano su detta arteria cittadina;
- si chiariscano i tempi e le modalità con le quali si procederà all’abbattimento dei 13 platani già contrassegnati e se, in particolare, essi saranno rivenduti a terzi o smaltiti presso centri autorizzati;
- si precisino le misure predisposte (o che si intendano predisporre) per monitorare l’intera area alberata lungo la Strada Statale7 bis (o via Nazionale delle Puglie), al fine di prevenire il verificarsi di situazioni di pericolo per la pubblica e privata incolumità, anche in conseguenza della capitozzatura adottata;
Si chiede che il sig. Sindaco dia risposta scritta alla presente interrogazione, entro 30 giorni, dalla sua acquisizione, o nella prossima seduta del Consiglio Comunale, qualora la stessa si svolga prima di detto termine.
Si allegano – ex multis– per pronta conoscenza, documento divulgato dalla S.I.A. (Società italiana di Arboricoltura) sugli effetti dannosi della capitozzatura, nonché ulteriore documento diffuso dal Comune di Padova sulla dannosità di detta tecnica di potatura.
I CONSIGLIERI COMUNALI
Emanuele Litt, Gianpaolo Petrillo,Stefano Lieto