con l’oncologa Patrizia Gentilini si cercheranno risposte concrete alla salvaguardia di ambiente e salute. Tra i relatori Vincenzo Alaia Vice Presidente della commissione sanità e Maurizio Petracca Presidente della commissione agricoltura della Regione Campania.
di Saverio Bellofatto
L’uso di pesticidi se da un lato sono efficaci ai fini della redditività agricola in realtà comportano una serie di gravi danni sia alla salute umana che all’ambiente. Ma cosa sono esattamente i pesticidi o fitofarmaci? sono sostanze chimiche impiegate in agricoltura nell’eliminazione degli organismi parassiti (animali o vegetali) che danneggiano le piante coltivate e compromettono la produttività del terreno e la qualità del raccolto. Ci sono i prodotti attivi contro le piante infestanti,i diserbanti o erbicidi, gli insetticidi, gli acaricidi, i topicidi e i fungicidi (usati contro le infezioni da funghi). Possono essere sintetici o elaborati a partire da sostanze organiche.
Queste sostanze sono però – assunte direttamente, attraverso l’acqua o gli alimenti – pericolose per la salute. In Italia, già nel 1992, l’Istituto superiore di sanità ha riconosciuto molti pesticidi come probabili cause dell’aumento di diverse forme di cancro e di alterazioni del sistema endocrino. Altri studi evidenziano che molti dei composti oggi in uso hanno effetti neurotossici. Per questo, lo Stato e la Comunità europea ne regolamentano quantità, qualità e modalità d’impiego. Di pari passo sono i fertilizzanti chimici che vengono utilizzate in agricoltura per arricchire il terreno degli elementi nutritivi essenziali allo sviluppo delle colture: l’azoto, il fosforo e il potassio,ognuno dei quali ha una funzione specifica nelle diverse fasi di crescita delle diverse specie vegetali. Soprattutto nell’agricoltura intensiva, in cui il terreno è sottoposto ad un intenso sfruttamento ad ogni ciclo produttivo, i fertilizzanti sintetici hanno assunto un’importanza fondamentale. L’impiego massivo di queste sostanze è uno dei responsabili dell’inquinamento delle acque: trasportati dalle piogge nei laghi e nei fiumi possono causare fenomeni di eutrofizzazione o, arrivati a contatto con la falda idrica, contaminare le acque potabili. L’impiego esclusivo di queste sostanze ha snaturato il nostro eco sistema, basti pensare ai danni prodotti sugli insetti impollinatori come le api, o ai lombrichi fertilizzatori naturali a difesa dei quali si è schierata la comunità scientifica e ambientalista. Non bisogna andare lontano per contare i danni prodotti da queste pratiche, basti guardare al nostro territorio. Le api, i lombrichi gli uccelli sono quasi un lontano ricordo, la terra inaridita e impoverita ha perso le sue fragranze naturali tutto questo sommato al totale ricorso ai roghi agricoli per tenere puliti i terreni, rendono l’aria puzzolente e irritante, per non parlare delle polveri prodotti dalle macchine raccoglitrici. Il convegno promosso per il 10 settembre nell’ambito della 27° Festa della Nocciola dalla Pro Loco Baiano e dall’associazione La Piccola Cometa vuole portare all’attenzione di tutti, agricoltori e residenti questa problematica. Pesticidi,Fitofarmaci & Concimi effetti nocivi su ambiente e salute note informative per un’agricoltura bio – ecologica, avrà tra i relatori la ricercatrice emato – oncologa Patrizia Gentilini membro dell’ISDE , i Consiglieri della Regione Campania Vincenzo Alaia Vice Presidente della commissione sanità e Maurizio Petracca Presidente della commissione agricoltura, l’imprenditore Marco Maietta dell’azienda Noccioro e Pellegrino Palmieri del comitato promotore DE.CO. nocciola avellana, l’incontro avrà come moderatore il giornalista Gianni Amodeo. Aprirà il convegno l’happenig artistico MILONGA PARA LAS ABEJAS promosso dalla comuni tango di Baiano in collaborazione con Milonga Brava la famosa scuola di tango argentino mariglianese dove si esibiranno con una danza dedicata alla salvaguardia delle api i maestri Antonella Devastato e Francesco Maximo Meneghini. Per l’occasione sarà distribuito AVELLANA 2 il secondo quaderno dell’ambiente edito dall’Associazione la Piccola Cometa con articolo della Dott.ssa Patrizia Gentilini e tante ricette alla nocciola di affermati chef del panorama gastronomico italiano.
Patrizia Gentilini si racconta …
Medico oncologo ed ematologo, membro di Isde e Medicina Democratica (estratto da “ Il fatto quotidiano Blog di Patrizia Gentilini”)
Sono un medico oncologo ed ematologo, ho lavorato per oltre 30 anni nel reparto di Oncologia di Forlì.
Ho cominciato ad interessarmi fattivamente delle problematiche ambientali oltre 10 anni fa, in occasione del raddoppio di potenzialità dei due inceneritori della mia città, Forlì. Con 409 medici della mia città facemmo una petizione per chiedere una diversa gestione dei rifiuti tale da evitare l’ampliamento degli impianti: purtroppo, nonostante anche lo strenuo impegno da parte di cittadini ed associazioni, l’obiettivo non fu raggiunto.
In una delle tante iniziative fatte in quel periodo, esattamente per un Consiglio Comunale aperto il 24 novembre 2005, era stato invitato Lorenzo Tomatis ed io, come tanti altri cittadini di Forlì, mai potremo dimenticare quanto il Prof. Tomatis ci disse prendendo la parola: “le generazioni a venire non ci perdoneranno i danni che noi stiamo loro facendo”.
Queste parole sono state pietre miliari per me e per tanti colleghi perché ci hanno fatto capire che non era più sufficiente dedicarsi solo al versante della diagnosi/terapia, ma era di estrema importanza ridurre le fonti di inquinamento. Sono infatti centinaia e centinaia le sostanze tossiche presenti nei nostri corpi e che passano anche al feto durante la gravidanza, compromettendo non solo la nostra salute, ma anche quella delle generazioni future, che non hanno alcuna colpa dei veleni che lasciamo loro in eredità.
L’amicizia che mi ha in seguito legato a Lorenzo Tomatis fino alla sua prematura scomparsa, l’insegnamento e la testimonianza che ci ha lasciato per una Scienza ed una Medicina che siano sempre e comunque al servizio dell’Uomo e della sua dignità, rappresentano un’eredità tanto preziosa quanto impegnativa.
Con altri colleghi abbiamo raccolto questa sfida e ci sforziamo, a nostra volta, di testimoniare questo impegno promuovendo il concetto che, se vogliamo salvaguardare la salute, dobbiamo operare per ridurre l’esposizione delle popolazioni alle sostanze tossiche e cancerogene.
Questa è la Prevenzione Primaria, che “non porta fama o denari, ma protegge tanto il povero quanto il ricco” e che richiede che strumenti di conoscenza, indipendenti e scientificamente validi, vengano messi a diposizione dei cittadini, questo è quanto cerco di fare impegnandomi nel Comitato Scientifico della Associazione dei Medici per l’Ambiente e nel Direttivo di Medicina Democratica.