Un riconoscimento che onora l’impegno e la meritoria attività della dottoressa Antonia Solpietro, che dirige l’ Ufficio dei beni culturali della Diocesi di Nola, tra le più antiche e importanti Diocesi del mondo cristiano e cattolico. Una presenza operosa e preziosa sul versante delle competenze che la vede attivamente partecipe al discorso pubblico, di cui nel dopo –pandemia è diventato ormai un interessante polo attrattivo il Museo storico-archeologico dell’area nolana, in virtù dell’ampia e articolata gamma di iniziative culturali e d’arte varia che promuove e organizza, in stretta sinergia con Enti pubblici, la civica amministrazione, guidata dal sindaco Carlo Buonauro, e le Associazioni all’insegna della migliore cooperazione possibile. Una presenza, quella della dottoressa Antonia Solpietro, che è impulso costante e fattivo alla conoscenza del territorio diocesano, inclusivo della vasta area nolana e vesuviana, strettamente intesa, e dei territori delle Unioni intercomunali della Valle dell’Alto Clanio e del Vallo di Lauro. Un impegno che svolge con forte capacità d’ascolto, coniugando professionalità e passione.
E’ il dato di unanime e condiviso giudizio, al quale il giornale on line Bi news, diretto dall’avvocato Felice Siniscalchi, rende omaggio conferendo alla dottoressa Antonia Solpietro l’edizione 2023 per la sezione dei beni culturali e artistici del Premio, istituito per onorare le personalità che con le loro iniziative e attività concorrono ad elevare in modo concreto la qualità della vita sociale e culturale dei territori e delle comunità di riferimento. E va evidenziato che il senso compiuto dei riconoscimenti delle singole sezioni del Premio bi news,- saranno conferiti nella cerimonia in programma sabato alle ore 20,00 nel Teatro Colosseo-, si legge e ritrova nella consistenza e nella natura delle iniziative e delle attività con la correlata ricaduta di utilità sociale, secondo lo spirito che presiede il Premio bi news.
In questa visuale si indicano alcuni dei più significativi interventi realizzati nel decorso biennio sul territorio dell’ Unione intercomunale della Valle dell’Alto Clanio, grazie alla programmazione e alla progettualità dell’ Ufficio per i beni culturali della Diocesi di Nola, diretto dalla dottoressa Antonia Solpietro, con particolare risalto per il cospicuo e inestimabile patrimonio storico- artistico che vanta Avella, che con Nola è la città simbolo del territorio. E si va dal restauro della facciata della Chiesa della Collegiata di Santa Marina,ai restauri di stature e dipinti nella stessa Chiesa ed in altre Chiese della città, fondata dagli osci, tra cui le sculture raffiguranti San Giovanni, il Crocefisso ligneo, la Pala del Cristo porta croce, San Sebastiano, San Giusgeppe e San Michele nella Grotta della Chiesa rupestre affacciata sull’ Alto Clanio, straordinaria e millenaria testimonianza di fede cristiana. E senza dire del restauro del dipinto su tavola raffigurante la Madonna delle Grazie, nella Chiesa di San Romano. Ma c’è ancora tanto altro da realizzare ad Avella sul versante del recupero dei beni culturali del patrimonio ecclesiastico, tra cui spiccano gli interventi di restauro della Chiesa dell’ Annunziata, annesso al seicentesco Convento francescano, che saranno realizzati con gli importanti finanziamenti erogati dal Ministero dell’Interno, grazie all’azione dell’Ufficio dei beni culturali diocesano. Interventi, i cui cantieri saranno attivati a breve.
Una scheda corposa di iniziative, quelle poste in atto, va ribadito, in meno di due anni, facendo capo all’Ufficio dei beni culturali della Curia nolana, fra cui il ripristino dell’ovale in stucco nella Chiesa parrocchiale di Santo Stefano, a Baiano; il restauro dei partiti decorativi nella Chiesetta dell’Arco, inclusa la meravigliosa Pala d’altare della Madonna con il Bambino e della sua cornice in legno scolpito e dorato. Una sequenza che si arricchisce del restauro e recupero del tabernacolo cinquecentesco in marmo, nella Chiesa parrocchiale dell’Annunziata, a Quadrelle, con l’importante recupero e ripristino della parete affrescata della Chiesa ipogea di Sant’Elia, a Sperone. Un intervento di alto profilo, quest’ultimo, per il quale tra qualche scatterà l’attivazione del cantiere per il secondo lotto di lavori.