di Gianni Amodeo – Fotoservizio di Luciano Mascheri
Sono stati significativi e stimolanti negli interessi di conoscenza, i percorsi con cui è stato reso onore al Trentennale della fondazione dell’Incontro con unitario filo tematico, La cultura della responsabilità, l’associazionismo, l’impegno civico a servizio delle comunità del territorio. Percorsi sviluppati nei Forum svoltisi nel Colosseo, dando spazio, per un verso, alla rassegna delle esperienze del volontariato civico che opera sul territorio dell’Unione intercomunale della Valle dell’Alto Clanio e al ruolo primario delle Istituzioni scolastiche statali, e, per l’altro verso, al dialogo di cui sono stati protagonisti l’avvocato Marco Santo Alaia– già sindaco di Sperone e consigliere dell’amministrazione provinciale di Avellino, primo presidente dell’ Unione– e l’avvocato Giuseppe Macario, con le conclusioni tracciate con intensità argomentativa e catalizzante verve comunicativa dal professore Raffaele Sibilio, docente ordinario di Sociologia del territorio e dell’ambiente, alla Federico II.
Un contesto, in cui meritano di essere focalizzate, in premessa, alcune evidenze, che permettono di meglio inquadrare la portata della manifestazione, seguendo un ordine numerico puramente formale, avendo tutte pari dignità d’importanza e rilievo. La prima, mette capo al team di ragazze e ragazzi che, con la guida della prof.ssa Anna D’Avanzo, programmano e gestiscono, la Web-Tv dell’Istituto comprensivo Giovanni XXIII,- inaugurata lo scorso febbraio-, con plessi attivi a Baiano e Sperone. Un team dinamico e strutturato che non solo ha realizzato riprese puntuali, ma soprattutto ha condotto con i partecipanti ai Forum una serie interviste ficcanti e … meticolose per spirito costruttivo. Una proficua modalità formativa, l’esperienza della Web–Tv che sollecita nelle giovani generazioni la conoscenza a 360° della realtà del territorio, di cui sono … parte.
La seconda evidenza, fa riferimento ad Anastasija Mamonova, che vive e risiede con la famiglia di origine ucraina a Sperone, alla luce degli elementi di riflessione e analisi sviluppati nella rassegna dedicata alle associazioni, in ordine alla funzione della partecipazione attiva che le giovani generazioni sono chiamate a svolgere nelle realtà locali. Una visione in chiave europea ed europeista, attenta alla società della globalizzazione, citando personali esperienze nell’ambito dell’associazionismo universitario, in prospettiva Erasmus, con irrinunciabile tendenza poliglotta, giusto per intenderci. E, di passaggio, va rilevato che Anastasija Mamonova, ventitreenne, lo scorso anno ha conseguito la laurea triennale nella Facoltà di Economia e Commercio, con il massimo dei voti e la lode, alla Federico II, trattando il tema Disuguaglianza e tassazione. Effetti e redistributivi dell’Irpef e disuguaglianza di reddito in Italia. Vincitrice della sesta edizione del Festival nazionale di EconoMia, che annualmente si svolge a Trento, in rappresentanza del Liceo classico statale Carducci di Nola, Anastasija Mamonova è in procinto di concludere i corsi di studio per il conseguimento sia della laurea magistrale in Economia e Commercio che d’Alta formazione della Scuola superiore meridionale, istituita a Napoli due anni fa sul modello della Normale di Pisa.
La terza evidenza è correlata alla dott.ssa Giusy De Laurentiis, dirigente dei servizi amministrativi dell’Istituto comprensivo Europa Unita, nel popoloso Rione Salicelle, ad Afragola, per l’incisiva e spigliata coordinazione, con cui ha condotto i Forum. Una presenza e una partecipazione, con cui Giusy De Laurentiis conferisce da sempre un’impronta di buon stile e conoscenza alle iniziative di pubblico discorso, sia dell’ Incontro che della Pro Loco e di altre associazioni.
L’ articolata ri-visitazione di senso dell’Incontro nella vita della comunità era sviluppata da Carlo Melissa, che ha anche curato e realizzato la pubblicazione della Silloge di testi di cronaca giornalistica su alcune delle più proficue iniziative, promosse e organizzate dal sodalizio di via Luigi Napolitano. Una ri-visitazione puntuale, con cui Melissa marcava il ruolo della libera circolazione delle idee, veicoli e fattori di conoscenza, coesione e coscienza civile. Un itinerario compiuto in trenta anni di attività, di cui il simbolo più eloquente sono le dieci – stazioni del Viaggio nella Costituzione, con sigillo conclusivo impresso nella splendida Lectio magistralis sul rapporto Cultura e Società, proposta da Gaetano Manfredi, nell’Auditorium del Giovanni XXIII. Ed era stato preceduto nel luglio del 2019 da Ciriaco De Mita, che tratteggiò con consueta finezza dialettica le tematiche del Popolarismo, ancoraggio del pensiero del cattolicesimo democratico, e dell’Autonomia degli Enti locali nell’alveo della Costituzione.
Sulla scia della rivisitazione di senso, elaborata da Melissa, s’inseriva l’architetto Giovanni Petrillo, presidente della Pro Loco Ri–mettiamoci insieme, di Mugnano del Cardinale. Un intervento approfondito, per sottolineare le ragioni dell’ associazionismo che anima e suscita iniziative culturali per l’elevazione civile delle comunità. Un punto focale per dare risalto anche e soprattutto alle associazioni che sappiano fare rete e sistema sul territorio. Una visione di largo orizzonte e, in questa luce, richiamava lo spirito di cooperazione che già coinvolge le Pro Loco di Avella, Baiano e Mugnano del Cardinale per i Mai d’Argento, con la partecipazione degli Istituti comprensivi, oltre che dei Licei e Itis del territorio. Una manifestazione, quella dei Mai d’ Argento che con la presentazione di fine ottobre approderà alla quinta edizione. Riflessioni, quelle dell’architetto Petrillo, che erano condivise e ampliate da Mariella Del Basso, presidente della Pro Loco cittadina, appena … reduce del grande successo della Festa della Nocciola, Sagra di qualità con riconoscimento nazionale, combinando intrattenimento spettacolare e momenti culturali.
L’associazionismo e la sua funzione propulsiva di socialità,- fermo restando il processo di crescita virtuosa che si lega alla promozione della rete delle associazioni sul territorio-, erano le chiavi dell’intervento di Riccardo D’Avanzo, animatore di Mela, l’associazione che opera attivamente nella promozione del teatro amatoriale, con la rinomata rassegna del Teatro sotto le stelle, nello spazio del monumentale Palazzo baronale, oltre che nel recupero delle tradizioni e usanze di costume di Avella. Un recupero,di cui fa testo la partecipazione alle iniziative dedicate ai recenti festeggiamenti, celebrati in onore di Santa Candida. E restando nello stesso ambito, interessante l’intervento del professore Pietro Luciano, presidente del Gruppo archeologico Amedeo Maiuri. Uno sguardo proiettato sul patrimonio storico–archeologico della città fondata dagli Osci; uno scenario di grandi potenzialità, in grado di innescare importanti processi di sviluppo per il territorio, con segnali che già si avvertono, grazie all’apertura del Museo immersivo archeologico e all’utilizzo dell’ Anfiteatro romano per concerti e spettacoli di forte richiamo attrattivo. Un percorso, per il quale l’ associazionismo cittadino ha pure svolto un ruolo di attiva e fattiva sensibilizzazione che prosegue; e il Gruppo Maiuri, l’anno prossimo celebrerà i 50 anni di presenza in città.
Il fulcro della cultura associazionista e del volontariato civico costituiva la piattaforma dell’intervento del professore Pasquale Napolitano, dirigente del Giovanni XXIII. Una sequenza di riflessioni, calibrate sulla funzione della Scuola nel nostro tempo, attraversato da radicali e profonde trasformazioni sociali, indotte dell’innovazione tecnologica e delle sfide che impone a ritmo veloce. Una funzione delicata, per la quale la famiglia, in primo luogo, come le Istituzioni e l’associazionismo hanno un ruolo essenziale e complesso da esercitare, fatto certamente di ascolto, ma anche e soprattutto di responsabilità verso le nuove generazioni, nell’articolarsi dei comportamenti e della loro esemplarità, civile e civica.
E la responsabilità, intesa quale cultura e metodo di vita era il cuore della conversazione che polarizzava gli interventi di Marco Santo Alaia e Giuseppe Macario, con acuti e bei riferimenti di pensiero filosofico e profili giuridico- legali, per spaziare nelle dinamiche sociali. E se Alaia si soffermava sul legame che connette di necessità responsabilità e conoscenza, Macario puntualizzava la portata della visione illuminista che dischiude gli orizzonti della modernità, configurando, i principi valoriali della responsabilità personale verso se stessi e verso la società. E sono principi valoriali ancorati alle istanze di libertà, uguaglianza e fratellanza, misconosciuti, vilipesi e negati dall’assolutismo monarchico, per il quale non esistono le cittadine e i cittadini, come persone con parità di diritti e doveri, ma come sudditi senza diritti. Sono i principi della democrazia plurale, ch’è l’antitesi dei totalitarismi e delle autocrazie, di ieri e dei nostri giorni.
Sulla cultura della responsabilità verso se stessi e il bene comune della società puntava l’obiettivo d’analisi, il professore Raffaele Sibilio, soffermandosi sulla condizione presente della società della globalizzazione, in cui, tanto per dire, il competitor nel lavoro della società industriale e post-industriale, non è il vicino, può essere, invece e com’è, il tecnico specialista che vive a mille chilometri di distanza nella fabbrica o nel laboratorio con apparati super- sofisticati. Di qui, l’importanza della formazione in costante revisione e adeguamento alle innovazioni produttive e tecnologiche. Altro passaggio, Raffaele Sibilio riservava ai deteriori fenomeni del favoritismo e del clientelismo che permangono, specie nel Sud, e che i potenti di turno nel sistema politico alimentano e favoriscono. Sono i criteri, per dir così, delle risposte alle singole e ai singoli nelle loro istanze … rivendicazioni, senza rispondere all’interesse generale. E’ il venir meno alla responsabilità verso la società e il bene comune, ancorché sia professata nelle parole.