di Gianni Amodeo – Foto di Generoso De Gennaro
Attesa e ben ritrovata, la Festa dei nonni, nel declinare lo spirito e la visione ideale, con cui è stata istituita dal 2005, per sviluppare e consolidare i legami tra le generazioni nei processi evolutivi della società, rendendo vivi e concreti i principi della solidarietà e dell’inclusione civile, in parallelo con la promozione e l’affermazione dei valori che modellano ed animano la famiglia, il suo ruolo formativo e la centralità della sua funzione sociale, orientata alla cultura e alla pratica del bene comune.
Una spettacolare e gradevole kermesse, ambientata negli spazi aperti del plesso di Scuola primaria dell’Istituto comprensivo Giovanni XXIII, in via Scafuri, ma anche e soprattutto un generoso e spontaneo atto d’omaggio, reso, con caldo entusiasmo e tanta convinzione di sentimenti e pensieri, al Pianeta delle nonne e dei nonni della piccola comunità cittadina; un atto d’omaggio vissuto con intensa e forte partecipazione sia dei nipoti che dei loro genitori, finendo per coinvolgere, al contempo, nonne e nonni, come per rappresentare la corale e condivisa apertura di fiducia verso un futuro di recuperata serenità e normalità, dopo il difficile e duro biennio di sospensione trascorso per il blocco generale delle attività sociali e produttive, vissuto, scandito dalle disposizioni di varia gradazione e restrizione da osservare, nell’arginare e contenere la diffusione del Covid–19. Un percorso di ragionevole speranza, che si alimenta con gli sviluppi ormai sempre più crescenti della campagna vaccinale, per approdare alla diffusa immunità dal contagio virale nel pieno contrasto alla Sars–Cov–2, in combinazione con le buone pratiche di prevenzione sociale affidate all’uso della mascherine respiratorie e alle distanze fisiche interpersonali.
A introdurre la kermesse, l’articolato intervento del professore Vincenzo Serpico, che dirige il Giovanni XXIII-, i cui plessi sono operativi a Baiano che a Sperone– con puntuali riflessioni sulla relazione che intercorre tra la Scuola–Isituzione, le famiglie, la comunità e il territorio, di cui nonne e nonni sono riferimento e patrimonio morale di inestimabile valore. Vari i momenti-clou dell’evento, tra cui le interviste, condotte dai nipoti alle nonne e ai nonni, per far raccontare aneddoti, usi e tradizioni del territorio. Da effetti speciali, il concerto dell’ Orchestra del Giovanni XXIII, con esecuzione e accompagnamento di pianoforte, violoncello ed oboe, toccando l’apice con le canzoni napoletane- tra cui Funiculì, funiculà, Tu vuò fa l’americano, ‘O surdat ‘nnmurat– cantate in coro da nonne e nonni, nipoti e genitori.
Tutta da leggere e …. vedere sia l’Antologia di pensieri e poesie sia le Composizioni grafiche dedicate alle nonne e ai nonni dai nipoti. Un piacevole collage, di cui il professore Generoso De Gennaro fornisce cortesemente il report-fotografico. Alla kermesse, ha partecipato con indirizzo di saluto, in rappresentanza dell’amministrazione comunale e personale, il vice-sindaco Stefano Sgambati.
Una kermesse ben ideata e realizzata, con il fattivo impegno dei team di docenti, composti da Carmela Del Mastro, Anna Maria Rocino,Loredana Serino, Franca Pacchiano, Clorinda Sorice, Marco Pirone, Gerarda Napolitano, Luisa Vitale, Elisabetta Rozza, Giuseppina Stago ed Elisa Santaniello.