di Gianni Amodeo
Metti un agricoltore, un cestaio, un falegname e un maestro-muratore che vantano l’orgoglio e la dignità di un rinomato e lungo corso di vita dedicata interamente al lavoro intrapreso fin da ragazzi e che hanno già varcato- più o meno serenamente- la soglia degli … ottanta. E falli dialogare a loro agio e alla meglio – grazie al virtuoso sostegno di Carlo Melissa, disinvolto e perspicace ”Gran cerimoniere”- con la vivace e spigliata … “brigata” della quinta classe della sezione C della del plesso delle “Elementari” dell’Istituto comprensivo “Giovanni XXIII”, diretto dal prof. Vincenzo Serpico, e ti si squaderna in bella e significativa mostra uno dei momenti-clou che hanno segnato la seconda edizione della Festa dei Nonni, svoltasi nei locali del Circolo socio-culturale “ L’ Incontro”.
Un dialogo duttile e franco, con cui Giovanni Scafuri, Luciano Perna, Stefano Candela e Michele Estatico estraevano dallo scrigno dei ricordi personali e familiari, variegate e vive testimonianze di vita reale, con spunti di racconti e aneddoti, aprendo utili finestre di conoscenza sulla quotidianità del “loro lavoro”, sulle modalità con cui veniva eseguito e sulle modeste retribuzioni che si ottenevano “a settimana di fatica” conclusa o quando si tiravano le somme dell’annata agraria per l’andamento dei raccolti, dedotti gli eventuali oneri per i canoni dei contratti di fitto, di mezzadria e di soccida. Era davvero corposo lo spaccato di vita comunitaria che veniva disegnato dalle risposte date a domande e … provocazioni ben poste dalle ragazze e dai ragazzi della … “brigata”, guidata dalle insegnanti Carmela Gaglione e Liliana Guerriero. Un’interessante successione di notizie, elementi e indicazioni, per far riscoprire e … ricordare il significato e i valori dei Mestieri di ieri, con il chiaro messaggio – lanciato dai Nonni alle ragazze e ai ragazzi- dell’importanza da riservare alla propria formazione educativa, per costruire la vita personale e di cittadini nella dignità che solo il lavoro dà. E’ il messaggio affidato al “Non ti scordar di me” dalle corolle di vivido e scintillante azzurro- il mitico e leggiadro Myosotis, il caratteristico fiore con ascendenza etimologica di arioso greco classico che sta per “Orecchie di topo”, tanto magnificato da Plinio il Vecchio e ancor di più prediletto dai romantici degli inossidabili sentimenti d’amore imperituro, simbolo della Festa dei Nonni– rappresentato nei rapidi schizzi disegnati dalla … “brigata” sui fogli affissi alle pareti della location dell’evento che ha coinvolto le Nonne, in primo luogo, figli e figlie con i nipoti per una gioiosa ed animata atmosfera familiare.
Le composizioni poetiche, gli inni e i canti nella briosa recitazione e piacevole interpretazione delle ragazze e dei ragazzi, con il contrappunto dell’esibizione canora “speciale” di Armando Peluso e Ciro Grossi conferivano il tocco finale al dialogo tra Nonni e nipoti. E, poi, veniva reso onore al ricco buffet di tipicità locali e dolciarie.
Un plauso più che meritato ai Nonni–promotori dell’iniziativa, Carlo Melissa, Ciro Grossi, Gaetano Palmese, con Felice Brandolino e Romeo Lieto in cabina di regia. L’appuntamento, intanto, è già fissato per la terza edizione, il 2 ottobre 2020, magari in una più ampia e diversa ambientazione, alla luce dell’ampia e coinvolgente partecipazione delle famiglie, con cui si è connotata la manifestazione, bella per schiettezza e semplicità. Un autentico ed amplificato replay della prima edizione.