Le disabilità: i vuoti normativi e i limiti operativi del sistema socio–sanitario. Sono i profili che configurano le tematiche al centro del pubblico convegno in programma sabato- nove giugno, alle ore 18,30– nei locali del Circolo culturale “L’Incontro”, con l’intervento di Franco Scarpa, fondatore ed animatore dell’Associazione di promozione sociale “Famiglie insieme”, attiva in ambito interregionale
Sotto analisi specifica le problematiche dei supporti d’assistenza verso i caregiver, con riflessioni mirate sia sulle insufficienze delle norme in materia economica per gli assegni economici di cura alle famiglie, sia sulla complessità – al limite dell’impraticabilità- d’attuazione della legge “Dopo di noi”. E va rilevato che quella dei caregiver, è la realtà costituita da nove milioni di padri, madri, fratelli, sorelle e giovani che si prendono cura dei familiari che vivono le marginalità diffuse delle disabilità e i disagi in cui versa la generalità degli anziani; padri, madri, fratelli, sorelle e giovani, per i quali spesso diventa via obbligata la rinuncia alla normale attività di lavoro. Di particolare complessità è, invece, l’attuazione concreta degli assegni di cura, in un quadro frastagliato d’interpretazioni delle norme, rendendo impraticabile in alcuni contesti ciò che, magari, si attua senza alcun impaccio e regolarmente in altri contesti territoriali. E’ il solito ginepraio impastato di cavilli, con cui vanno a nozze le stupidità delle burocrazie, “esaltando” il consolidato modello–Azzeccagarbugli dell’italico malcostume. La legge connotata dal motto “Dopo di noi” è, invece, calibrata sui principi di umana sensibilità sociale, ponendo al centro la particolare condizione del disabile, quando viene meno il o la caregiver; legge giusta e meritoria, carente ,però, sulle modalità applicative.
Il convegno sarà scandito dagli Intermezzi poetici nel segno delle composizioni in lingua italiana e in dialetto napoletano dello stesso Franco Scarpa, Paola Miele, Romeo Lieto, Pasquale Gaglione e Stefania Russo che amano dialogare con le Muse, esprimendo acuti e profondi sentimenti di calda e viva attenzione verso il dolore e la sofferenza.