Quel famoso miracolo sociale avvenuto negli anni 2009/2010 con l’inserimento (ricercato, sperato e voluto) di tanti giovani, responsabili e capaci di amalgamare sinergia con i più grandi della loro età con rispetto e grande collaborazione reciproca , riflessi da tanti dubbi ed incertezze inizialima che dopo un pò si sono tramutate in gioia egratificazione da parte del paese e della parrocchia per aver riuscito a far risalire ai massimi livelli la festa patronale ormai andata, in quei periodi, in declino, si era ormai trasformata in serena e sicura certezza e continuità da parte di tutti; ma il futuro di questi soci si mostra al quanto incerto preannunciando pubblicamente , in questo articolo, per senso di dovere morale, dato il profondo e diretto rapporto maturato con il popolo negli ultimi anni, la volontà di non candidarsi per il rinnovo del direttivo per l’organizzazione della Festa Patronale 2017.
È stato un lungo ed intenso cammino religioso e civile il loro, dovendosi adattare ad ogni evenienza che il tempo, la società e le innovazioni gli mettevano davanti.. come la necessità di qualificare giuridicamente il comitato festa, sulla carta inesistente fino ad allora, in ASSOCIAZIONE , con un proprio statuto e quadro nuovo, il tutto nel rispetto della prassi, usi e costumi che rappresentano la festa di Santo Stefano.
Il tutto avvenne PUBBLICAMENTE IN CHIESA e non in quattro mura private, con assemblee partecipate da tutte le associazioni presenti, gruppi parrocchiali e parroco, per evidenziare la problematicasul temadell’OGGI ECONOMICO, dove anche una realtà come il comitato festa, iniziava a trovare evidenti difficoltà burocratiche e finanziarie, il tutto elaborato ed approvato insieme a chi ebbe la giusta attenzione ed essere presente su un aspetto importantissimo che riguardava il futuro della tradizione.
Con grande soddisfazione ci sono riusciti, creando una vera ASSOCIAZIONE che racchiude come scopo sociale , la tradizione di S. Stefano, la valorizzazione di antiche tradizioni votive, attraverso la promozione di attività nei campi della cultura(come gemellaggi e rapporti di stretta amicizia tra comunità come quella di PUTIGNANO), dell’informazione (LECTIO DIVINA SULLA VITA DI SANTO STEFANO, TRIDUO RACCONTATO ED INCENTRATO SULLA STORIA DEL SANTO),gite e visite guidate ( forte momento di socialità, fratellanza ed amicizia con il popolo di Baiano), manifestazioni folcloristiche di natura eno-gastronomica, ecc … insomma una festa adeguata al mondo attuale anche artisticamente parlando, una festa organizzata con semplicità, sacrificio ed umiltà esprimendo sempre gratitudine a Dio e a Santo Stefano.
Il tutto racchiuso intorno alla figura del Parroco, proclamato (nel rispetto delle norme diocesane) Presidente e rappresentante legale dell’Associazione, portando il direttivo del comitato ad accettare una nuova sfida che in quel periodo era molto ma molto delicata ovvero: 1) processioni molto ridotte racchiudendole il più delle volte nel percorrere le vie principali; 2)trasparenza contabile attraverso attivazione di un conto Associativo e non privato; 3)creazione dello stendardo rappresentativo del Comitato Festa potendo cosi rappresentare questa realtà anche al di fuori di Baiano ( manifestazioni ad Accettura, festa Santo Stefano di Putignano di Bari,ecc … ); 4)esistenza anche tra i social della festa con la creazione della pagina ufficiale di facebook, permettendo ai baianesi emigranti, di poter vivere le stesse emozioni anche da lontano attraverso le foto, i video e le dirette, punto questo molto a cuore ed importante per i giovani, rinnovando insieme, ogni anno, con il circolo sociale la “Festa degli emigranti” per dare un senso amorevole ed affettivo di benvenuto a tutti coloro che ritornavano per la festa.
Nonostante tutte queste belle innovazioni per garantire il futuro del comitato festa, si sono evidenziate notevoli difficoltà da gestire ovvero: 1)organizzare la festa senza usufruire delle offerte ricevute grazie alla famosa “bandiera” rinunciando ad entrate sicurefacendo scelte artistiche e musicali anticipate rispetto alla sottoscrizione pubblica e che hanno creato non pochi problemi economici chiamati “debiti”, frutto di scelte mirate ad accrescere la bellezza della festa per attirare gente da fuori , per poi, con sacrificio e responsabilità e maturità,estinti fino all’ultimo centesimo ( motivo spesso per molti di impedimento a partecipare all’organizzazione della festa, ma non è una novità che un amministratore, un dirigente si ritrovi appena arrivato con debiti precedenti o altri problemi, li si accetta , li si affronta e gestisce cercando di riequilibrare l’intera macchina organizzativa, dimostrando senso di serietà e amore per la tradizione, perché se si fanno scelte a volte azzardate o rischiose economicamente, le si fanno per la buona riuscita della festa, per la comunità intera;2) non si cerca mai di valorizzare, anche in termini economici (sponsor,contributi con figure artistiche,ecc … ), quello che già c è ovvero la certezza di una tradizione molto sentita ed anche seguita da fuori come la Festa di Santo Stefano, ma si ammortizzano le forze alle iniziative di turno, inizialmente molto propositive ed entusiaste ma poi vanno man mano scemando per via dello stesso problema appena evidenziato ovvero la mancanza di una progettualità , coesione,vera unione e senso di disponibilità verso gli organizzatori; anche su problemi logistici, di sicurezza, molto evidenti durantequei giorni, desiderosi ogni anno di coordinare al meglio una festa che dovrebbe essere di tutti e non solo di chi la organizza, dimostrando coraggio nel saperla tutelare e difenderla come un patrimonio personale!Invece?? Si sta andando sempre più demoralizzando l’anima di chi per anni ha cercato di mantenere in vita un culto molto significativo o chi valorizza il paese con altrettanti eventi socialmente e storicamente importanti.
Ed oggi questo nutrito “gruppo” che non ha bisogno di presentazioni, comunica e spiega alla propria comunità,che dopo anni, purtroppo,non sente più lo stimolo di onorare Santo Stefano fuori le mura della chiesa.
Facciamo molta attenzione a quello che si legge !!
Non è una “critica” ma un approfondita analisi frutto dell’ esperienza vissuta in strada da questi ragazzi per ben 7 anni!! per valorizzare la tradizione ed il paese stesso perché la gente , migliaia di persone non vengono a vedere,ascoltare loro, ma le bande, gli artisti di fama nazionale, luminarie i fuochi,ecc … insomma la FESTA… il PAESE .
dopo anni di assemblee fatte con la chiesa praticamente vuota,notando che negli ultimi 2 anni caratterizzati dal formarsi “finalmente” di un “fermento” durante la fase delle iscrizioni all’Ass. , siccome per loro non è una GARA, una COMPETIZIONE per le “ELEZIONI”, ne tanto meno si veda questa posizione come una successiva SCONFITTA, il direttivo quale figura emblematica degli ultimi 7, 8 anni , per amore, rispetto verso la parrocchia, verso il popolo di Baiano, che li hanno sempre sostenuti nonostante la crisi economica che riflette sulle loro famiglie, pubblicamente hanno voluto spiegare i motivi della loro scelta e decisione ben dettata; ( se fosse stata un’esperienza di un solo anno non l’avrebbero fatto) aprendo cosi la strada ad un’assemblea dei soci pacifica, democratica e senza nessun tipo di lotta contro chissà chi chissà cosa.
Un augurio per chi verrà eletto di lavorare con passione e nel rispetto di tutto ciò che di buono ed innovativo è stato fatto, in seno ai principi e scopi rappresentativi dell’ASSOCIAZIONE COMITATO FESTA SANTO STEFANO.