di Antonio Vecchione
Abbiamo vissuto lunghi anni immersi in una cultura profondamente maschilista, che mortificava la funzione delle donne, riducendola a una presenza socialmente irrilevante. La loro era una vita di emarginazione. La cura della casa, del marito, anziani e figli: questo il perimetro della loro vita, al quale era impossibile (o quasi) sfuggire. Solo negli ultimi decenni ci sono stati cambiamenti epocali finalizzati alla valorizzazione della donna nella società e questo vento di rinnovamento è soffiato anche a Baiano, nonostante le difficoltà da superare in un piccolo centro a cultura contadina fossero più gravi che nelle città più evolute. I primi movimenti “femministi” si ebbero a metà degli anni settanta. Un gruppo di donne, ancorché non numeroso, si attivò per l’apertura di un Consultorio a Baiano per offrire un servizio di assistenza medica alle donne. Silvana Acierno, Giovanna Guerriero, Antonietta Napolitano, Filomena Ruberto le protagoniste di questa stagione, una testimonianza della consapevolezza di “genere”, della volontà di conquista di diritti della persona. Grazie al generoso impegno di queste tenaci donne le autorità sanitarie decisero di aprire un consultorio Baiano: un successo inaspettato. Trascorrono una ventina di anni prima di risentire la voce delle donne. Nella seconda metà degli anni novanta due iniziative ne rilanciano il ruolo sociale: si costituisce il “Circolo delle Donne” e, dopo un paio di anni, nasce l’associazione “Vivere Baiano”.
Adua Lieto, Severina Bellavista e Carmela Conte maturarono l’idea del Circolo. Si emoziona ancora Severina, mentre ricorda e racconta di come nacque e si concretizzò il progetto. “Inaccettabile questo nostro triste isolamento, era il pensiero ricorrente. E la risposta non poteva essere che la conquista della libertà di evadere dal chiuso recinto delle nostre case per vivere intensamente i rapporti sociali e partecipare alla vita della comunità. Dal profondo della nostra sensibilità di donne, sentivamo l’esigenza di “uscire”, di frequentare ambienti diversi, di respirare l’aria del paese, di dedicare tempo all’amicizia, spesso colpevolmente trascurata, di incontrare persone con altre sensibilità, di ampliare le nostre esperienze e conoscenze: in sintesi di far emergere dall’anonimato familiare il valore del nostro ruolo sociale di donne. Trovare uno spazio dove poterci incontrare fu il primo obiettivo. Un progetto che fu subito condiviso da un numeroso gruppo di donne e, in un comodo e ampio locale di via Roma, si tenne la prima assemblea del costituito “Circolo delle Donne”. Una novità assoluta, che fu accolta con orgoglio ed entusiasmo. Uscire di casa per incontrarci al Circolo divenne per noi socie una ventata di libertà, un’aspirazione sempre sopita e finalmente realizzata. Stabilimmo di vederci tre volte a settimana oltre alla domenica pomeriggio. La gioia di esserci era tangibile, in un clima di complicità e di solidarietà. Trascorrere serenamente qualche ora, scambiare quattro chiacchiere su temi di nostro interesse, scambiarci opinioni sulla vita della comunità, solidarizzare con le persone in difficoltà, ascoltare musica oppure organizzare semplici giochi – passatempi (tipo tombola): queste le semplici attività, ma per noi costituivano una rivoluzionario percorso per un rinnovamento culturale e sociale. La perfetta sintonia fra di noi e i valori di cui eravamo (e siamo) portatrici ci spinsero anche a metterci a disposizione della comunità. Per lunghi anni abbiamo preparato, in collaborazione con la Parrocchia, i rametti di ulivo, intrecciati e decorati con nastrini colorati, da distribuire ai fedeli il giorno di Pasqua. Preparare mille di questi omaggi pasquali costituiva un enorme sacrifico, di tempo e di pazienza, ma era da noi percepito come un inderogabile “dovere civico”. E per qualche anno abbiamo ripetuto l’operazione anche per Natale. Il pungitopo è un arbusto che si trova facilmente nel nostro bosco di Arciano. Il colore verde scuro delle foglie e le sue bacche rosse lucide sono perfetti per associarlo ai colori del Natale. Come per i doni Pasquali, per qualche anno abbiamo anche preparato rametti di pungitopo, colorati e abbelliti con variopinti nastri, da distribuire ai nostri concittadini nel corso delle funzioni natalizie. Anche in questo caso abbiamo sostenuto il gravosissimo impegno di preparazione: la riconoscenza della comunità per questo nostro impegno costituiva per noi una enorme soddisfazione, una legittimazione del ruolo sociale. Questa propensione al bene pubblico fu molto apprezzata dalla comunità ed il Circolo divenne riferimento collaborativo di attività sociali, come per il confezionamento di cesti regalo per l’Associazione Maio di S. Stefano oppure per la fattiva collaborazione con l’associazione “Vivere Baiano” per la splendida manifestazione, “Baiano in fiore”, un Concorso Floreale. La finalità, perfettamente centrata, era quella di riempire di fiori e piante, semplici o ricercate, umili o rare, i balconi e i davanzali delle abitazioni, affinché Baiano tutta si trasformasse in un tripudio di colori e profumi. L’associazione “Vivere Baiano” si costituì alla fine degli anni 90 su iniziativa di un gruppo di 10 donne, già attive in più ambiti esterni al mondo familiare e professionale, attente alle tematiche culturali, sensibili alle esigenze sociali della loro comunità. Silvana e Pina Acierno, Chiarina Biancardi, Maria Boccieri, Caterina De Laurentis, Rosa Napolitano, Maria Menna, Nicoletta Picciocchi, Carmela e Anna Maria Russo. Silvana Acierno, che promosse l’iniziativa, fu anche la prima presidente, seguita da Nicoletta Picciocchi e da Maria Menna. L’associazione fu costituita per evidenziare il fondamentale contributo che le donne sono in grado di offrire alla crescita culturale della comunità e con la dichiarata finalità di migliorare la vivibilità del paese e del territorio circostante in tutti gli ambiti sociali, culturali, sportivi e relazionali, impegnandosi in un volontariato sociale ad ampio raggio. L’associazione fu regolarmente registrata con sede in via G. Lippiello n°1 e registrata negli elenchi delle associazioni attive nel comune di Baiano e in provincia di Avellino.In quei primi anni del 2000, grazie all’impegno, alla creatività e alla lungimiranza delle socie, furono portati a concretezza numerosi progetti: il concorso floreale “Baiano in fiore”, con la proclamata volontà di diffondere, tra le donne in particolare, una cultura ecologica e floreale più consapevole; il concorso di poesia “Chiara Biancardi”, che ha rallegrato le serate baianesi con momenti di liricità intensa e collettiva; la manifestazione “Un libro oltre le mura”, che ha rappresentato un segnale di solidarietà per chi vive nelle carceri, con il dono di libri quale stimolo a meditare e crescere culturalmente. E poi ancora tanti momenti di incontri culturali e ludici, di solidarietà e beneficenza: festa della donna, feste di beneficenza, gite culturali, mercatino dell’usato, storia di donne impegnate nel Risorgimento, incontri sul tema della sicurezza stradale per gli adolescenti e i giovani (obbligo del casco), festa di educazione alla conoscenza della natura in collaborazione con le scuole e con esercitazioni pratiche di semina e raccolto, incontro dibattito su un tema di sconvolgente attualità, la “Violenza sulle donne e i Femminicidi”, vendita di beneficienza delle azalee per la ricerca, raccolta di firme per protestare contro la sentenza della Cassazione sullo “Stupro in jeans”, “festa della musica” in collaborazione con l’Associazione musicale “Pueri Cantores”, in un progetto di riscoperta e vivibilità del centro storico di Baiano e di piazza S. Stefano, spettacoli di balli in piazza, concorsi fotografici e serate teatrali. Un programma intenso per sviluppare una sempre maggiore partecipazione delle donne alla vita culturale e sociale della comunità. Particolarmente apprezzata la manifestazione del 25 febbraio 2007. In una sala consiliare affollatissima fu presentata la pubblicazione, stampata a cura dell’associazione, “La tela ritrovata”, con la storia della Chiesa di S. Croce e dell’avvenuto restauro della grandiosa tavola d’altare del ‘600 “La scoperta della croce” di P. Landolfo. Una novità assoluta per la comunità baianese, che scoprì l’importanza della Chiesa e dell’opera di Landolfo. La tavola d’altare, oggetto della pubblicazione, una volta posizionata sull’altare Maggiore della Chiesa di S. Croce in Baiano, oggi è esposta nel museo diocesano di Nola. Una manifestazione anche per stimolare un dibattito tra i concittadini sulla salvaguardia e valorizzazione dei beni culturali del territorio.
Il percorso di affermazione delle donne in politica è stato più lento. La prima candidatura alle elezioni comunali risale al 1980. Erano i tempi della forte contrapposizione PCI – DC. Contro Stefano Vetrano, candidato a sindaco si schierò una DC rivoluzionata, che ebbe il coraggio di fare a meno dei tradizionali leader per candidare a sindaco il giovane Pietro Foglia. Un rivoluzione completata con l’inserimento, per la prima volta a Baiano, di una giovane donna, Silvana Acierno. Ma bisogna aspettare il 1989 per la prima eletta in consiglio: Maria Rosaria Colucci, nelle liste del Pci di Stefano Vetrano. Oggi finalmente possiamo dire che le donne hanno conquistato gli spazi e la visibilità che meritano. Infatti ben quattro sono le donne presenti in Consiglio Comunale. In maggioranza Antonella Crisci e Giuditta Napolitano, entrambi assessori, e in minoranza Giusi De Laurentis e Beatrice Colucci. Sono risultati che premiano l’impegno profuso in questi anni da queste giovani donne e costituiscono un incentivo a fare ancora di più e a non abbandonare il percorso virtuoso finalizzato alla loro valorizzazione. Le prospettive di una consacrazione definitiva ci sono tutte e siamo certi che a breve ci ritroveremo con la classe dirigente della comunità al femminile, a cominciare dalla carica di sindaco. Sono maturi i tempo per questa rivoluzione che farà compiere alla comunità baianese un salto di qualità. Possiamo esserne certi. Auguri e complimenti alle nostre donne.