di Gianni Amodeo – Foto Enrico Stago
Una rivisitazione del culto arboreo dei Mai che si celebra nell’Europa mediterranea, con particolare diffusione nell’area dell’Unione intercomunale del Baianese e dell’Alto Clanis, racchiusa tra i Monti Avella, il Partenio e la pianura nolana. Una rivisitazione dei riti codificati dalle tradizioni con lievi sfumature di distinzione, come il rito dell’alzata del Maio singolo che si celebra a Baiano,Avella e Sperone, e il rito del traino raso-terra e sulla pavimentazione urbana di Mai plurimi, come si pratica,invece, a Sirignano, Mugnano del Cardinale e Quadrelle, ma sostanzialmente accomunati dalla dimensione della festosità popolare, ancorata alle lontane e tenaci radici della civiltà contadina, o alla silvicoltura e alla pastorizia con ritmi, canti, armonie sonore, balli e i falò propiziatori di prosperità, esorcizzando iatture, sventure e mali; ed è la stessa comunanza che si ritrova nella rituale donazione del Maio\ Mai alle chiese dedicate ai Santi Patroni, per sigillare i riti d’annata in vista del nuovo ciclo.E’ la rivisitazione che ormai si dispiega come narrazione affidata al Concorso d’idee per il conferimento dei Mai d’Argento, le plastiche e artistiche composizioni rappresentative del Premio “Galante Colucci”, che approda alla terza edizione, coinvolgendo le comunità scolastiche degli Istituti comprensivi del territorio e tutti i cultori della simbologia dei Mai, messaggeri di pace , laboriosità e del bello della Natura. Un coinvolgimento che i concorrenti sono chiamati a vivere e articolare nell’elaborazione di testi giornalistici, saggi brevi,racconti, interviste, docufilm, video,cortometraggi, composizioni poetiche, grafiche,pittoriche, oltre che in produzioni d’arte varia con materiali lignei, ceramica e affini.
Presentato nell’Auditorium dell’ Istituto comprensivo “Giovanni XXIII”, il Concorso, incentrato sui temi sia della salvaguardia del patrimonio boschivo territoriale e della tutela dell’ambiente, sia della riscoperta delle tipicità colturali locali di ieri e di oggi in uno con le eccellenze della ristorazione, dell’arte culinaria e dolciaria del territorio; temi, da connettere allo spirito di Agenda–30 dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per la sostenibilità ambientale e il contrasto al climate change.Una presentazione a cui– con il coordinamento di Carlo Melissa- hanno partecipato con interessanti e qualificati interventi dirigenti scolastici e docenti, sindaci e amministratori locali, nonché i rappresentanti delle Pro Loco e delle associazioni. Una testimonianza di condivisione piena per il significato sociale dell’ iniziativa di respiro intercomunale, promossa e organizzata dall’ Associazione Maio di Santo Stefano e dal Circolo socio-culturale L’Incontro, identificando non solo i Mai con il paesaggio, ma anche sollecitando tutti all’esercizio responsabile della cittadinanza attiva verso la protezione delle aree montane.
Ambiente, cultura, turismo la Provincia vara la piattaforma.Le stazioni della Circum, le porte del Parco del Parteni. Il caso-Sirignano.
“ I Mai d’Argento – ha dichiarato il presidente della provincia di Avellino, l’avvocato Domenico Biancardi– costituiscono una manifestazione concepita con chiarezza di idee e finalità condivisibili al massimo; manifestazione che si attua come una positiva e importante iniziativa che aderisce alla realtà del territorio e alle sue caratteristiche, per promuoverne la valorizzazione. La centralità della Scuola è fondamentale nella diffusione dei valori e delle istanze della cultura dell’ambiente, facendo suoi e condividendo anche avvenimenti come il Premio “Galante Colucci”, organizzato dall’ Associazione Maio di Santo Stefano e dal Circolo socio-culturale L’Incontro. E devo dire- ha proseguito Biancardi -che gli Istituti scolastici del territorio rappresentano nel quadro regionale un esempio di progettualità proprio in ambito ambientale, conseguendo importanti performance socio-formative in linea con i parametri di finanziamento economico dell’Unione europea; un esempio, di cui devono far tesoro le istituzioni e gli Enti locali”. Un passaggio di rilievo, era riservato dal presidente dell’ Ente di palazzo Caracciolo ai temi della promozione della cultura, del turismo e dell’ambiente, volani di sviluppo e crescita civile. “La Provincia– ha affermato Biancardi– è impegnata in un’attiva politica di raccordo tra le distinte realtà dei territori che ne formano la mappa. Un raccordo che è anche e soprattutto conoscenza ed informazione degli eventi e delle manifestazioni che associazioni,gruppi di volontariato realizzano, animando questo o quel contesto, ma senza la necessaria risonanza che richiede costi economici particolari e insostenibili, il più delle volte. Ed allora più che accogliere le richieste e concedere contributi a pioggia, la Provincia a breve renderà disponibile, a titolo gratuito, una piattaforma di sofisticata tecnologia per veicolare i messaggi e le iniziative che sono attuate sui territori. E l’obiettivo massimo della Provincia– ha concluso Biancardi– è l’istituzione della Fondazione Irpinia per attuare un programma di ampio e organico respiro, in grado di declinare cultura, turismo e ambiente, inserendo l’interaprovincia nei circuiti nazionali e internazionali”
Le valenze del respiro intercomunale della terza edizione del Premio “Colucci” per l’assegnazione dei Mai d’Argento, quale elemento di conoscenza e ri-scoperta dell’identità storico-culturale e di vita economica del territorio, erano particolarmente evidenziate dal sindaco di Baiano, Enrico Montanaro, dal vice-sindaco di Sperone, Elvira Tortora, dal vice-sindaco di Quadrelle, Paola Napolitano. Una sintonia di riflessioni, da cui emergevano le ragioni della rilevanza dei rapporti intergenerazionali, di cui la Scuola il luogo di riferimento esclusivo. Il sindaco di Sirignano, Raffaele Colucci, focalizzava l’importanza culturale dei Mai d’Argento quale feconda opportunità di rapporto con la storia e l’identità territoriale. “Sirignano – ha affermato- sul piano demografico è stato interessato negli ultimi anni da un profondo e rapido cambiamento: il 65% della popolazione è formato da nuovi residenti, provenienti dall’area metropolitana di Napoli e dai Comuni vesuviani, che, pur integrati nella realtà cittadina, non ne conoscono usi, costumi, storia. I Mai d’Argento– ha sottolineato- aiutano a colmare questo vuoto. E fa bene la Scuola a rendersene partecipe”.
Un tema- quest’ultimo- su cui si soffermava la professoressa Luigia Conte, dirigente scolastica dell’Istituto comprensivo “Manzoni”, con plessi operanti a Mugnano del Cardinale, Quadrelle e Sirignano, evidenziando le iniziative che attua la Scuola, per rispondere alle esigenze delle nuove generazioni e delle famiglie. E la risposta che si realizza in un ventaglio di attività curriculari ed extra-curriculari, di cui un elemento cardine è la cultura dell’ambiente e della storia locale.
Sulla funzione propulsiva e dinamica che può- e deve- svolgere il Parco del Partenio per la tutela del’ambiente, la Casa comune, era incentrata, invece, la riflessione di Franco Iovino, che n’è il presidente da qualche anno, dopo essere stato “gestito” a lungo in regime commissariale. Una funzione da riscoprire, costituendo il Parco un autentico patrimonio naturalistico e paesaggistico, che può rappresentare un significativo attrattore del turismo culturale e ambientale, a servizio della Città metropolitana di Napoli. Un grande polo attrattore, con le Porte che si aprono nelle stazioni della Circumvesuviana\Eav a Roccarainola, Avella–Sperone e Baiano; stazioni, sulle cui insegne figurerà quanto prima la dicitura Parco del Partenio. E con le Porte del Parco, griffate Circum, il presidente Iovino punta a recuperare la fattibilità del progetto dello scambio intermodale tra Avella e Baiano per l’accesso soft al Parco del Partenio, inserito nel parco-progetti del Progetto integrato territoriale degli itinerari turistici della Valle dell’Antico Clanis, nel primo decennio del secolo.
Una presentazione ricca di spunti e di tanti elementi di riflessione, come si noterà, da cui viene stralciato- per un altro servizio- l’intervento sui traguardi raggiunti dalla Pro Loco Baiano, con riconoscimenti nazionali, e sviluppato dall’avvocatessa Giusy De Laurentiis. “E’ tempo di attivare il cantiere- come sostiene il professore Vincenzo Serpico, dirigente del “Giovanni XXIII”- per partecipare in modo creativo ed originale al Concorso dei Mai d’Argento. Un invito- aggiunge- che rivolgo ai ragazzi e alle ragazze come tanto bene già hanno fatto nelle Per i dettagli di cronaca: gli elaborati e le produzioni concorsuali si devono presentare entro il 20 aprile. La cerimonia di premiazione si svolgerà a maggio sul piazzale di Sant’Elia, a Sperone. La scelta del mese di maggio costituisce il ponte ideale di collegamento tra il culto arboreo dei Mai del territorio dell’Unione intercomunale- tra autunno e inverno- e le tradizioni del Calendimaggio dei territori tosco-emiliani, nel trionfo della primavera.