di Gianni Amodeo
Un evento davvero speciale, il Concerto proposto dall’orchestra dell’Istituto comprensivo “Giovanni XXIII”, cui si rapportano le Scuole di ogni ordine e grado di Baiano e Sperone, per salutare l’inaugurazione del nuovo look dell’Auditorium del plesso delle “Medie” di via Luigi Napolitano. Una coincidenza rivelatasi più attrattiva e interessante del previsto, sia per la qualità della performance espressa dai giovanissimi orchestrali, spigliati e pienamente coinvolti e calati nell’esibizione del ricco e lato e variegato programma che ha scandito lo spettacolo, sia per l’eccellenza dell’intervento realizzato, che ha conferito all’Auditorium ulteriori e nuovi elementi per la dimensione di bella accoglienza e di confortevole, recuperando e ampliando in funzionalità tutti gli spazi disponibili.
Poco meno di tre ore di spettacolo di musica gradevole, con l’esecuzione, d’insieme e in singolo solistico, con elaborati per oboe, pianoforte, violino e violoncello di brani di opere della tradizione classica e della cultura in pentagramma popolare. Un mix articolato nella raffinatezza delle scelte, rappresentative del fior fiore della selezione e della cura meticolosa, con cui è stato preparato ed allestito lo spettacolo, di cui sono stati protagonisti i cinquanta, tra ragazzi e ragazze, che formano le classi ad indirizzo specialistico musicale. Un impegno, per il quale ha profuso al massimo grado possibile professionalità e dedizione il team dei docenti “di strumento”, Michele Franza, per l’oboe, Daniela Schiavo, per il pianoforte, Angelo Cerrato, per il violino, e Antonietta Venezia, per il violoncello.
A introdurre lo spettacolo, l’Inno alla gioia e il Canto degli italiani, omaggio sia allo spirito della civiltà comunitaria europea, che pulsa e vive nella grande opera del geniale Beethoven che coniuga nella sobria eleganza del “linguaggio” universale la classicità e la modernità, sia all’Italianità, a cui Goffredo Mameli dedicò l’afflato poetico dell’Inno diventato nazionale. Tanti i brani eseguiti con perfezione stilistica, punteggiati dall’alto gradimento degli applausi del folto pubblico dell’Auditorium. Esecuzioni tutte degne di menzione per la cifra con cui i temi dei brani sono stati interpretati e rappresentati. Ed in chiave di simbolica sintesi, vanno citati “Tra scale e arpeggi”, “Il soldatino innamorato”, “The merry –go- round broke down”, “Al piccolo cabaret”, “Sammy”, “Ayers rock”,” Magico viaggio”, “The river kwai march”, “Il Gatto e il cavallo”, “Il trenino degli aranci”. Il finale era nel segno delle piacevoli e divertenti sonorità del “Carnevale di Venezia”, in…piena sintonia con l’atmosfera di festa e familiarità dell’Auditorium, con omaggi floreali a profusione per gli orchestrali-babies, per il dirigente scolastico, il professore Salvatore Morriale, promotore dell’evento, in stretta collaborazione con il vicario, il professore Generoso De Gennaro e l’ “anima” del Gran galà, la professoressa Luisa Damato.
L’orchestra dell’I.C. “Giovanni XXIII” é un importante segnale per la comunità locale e del territorio dell’Unione intercomunale del Baianese e dell’Alto Clanio. E’ il segnale che preannuncia il recupero strutturato della grande tradizione del complesso bandistico “Città di Baiano” per musica operistica, la cui magnifica ed esemplare storia, vissuta da artigiani dei più disparati mestieri con il gusto del bello della musica, si dipanò tra le due guerre mondiali, per concludersi negli iniziali anni ’50 del secolo scorso.
E che la Scuola–Istituzione si faccia carico di riprendere la trama di “questa” ricca e intensa storia nostrana é decisamente rilevante e degno della massima considerazione per le valenze sociali e culturali che le sono sottese. Un capitolo tutto da riscrivere. Il messaggio lanciato dagli orchestrali-babies …parla chiaro. E va recepito.