Alla cortese attenzione della redazione di Bassa Irpinia
Al sindaco di Baiano.
Ai miei concittadini.
Gentile direttore, sono una professionista originaria del comune di Baiano.
Dopo un recente articolo sulle campane dell’orologio del municipio, vorrei che i miei concittadini conservassero la memoria di un vero capolavoro esistente nel comune di Baiano. Mi riferisco alla tavola di Pompeo Landolfo raffigurante l’Inventio Crucis, un tempo conservata nella chiesa di Santa Croce. Forse i giovani non l’hanno mai vista e gli anziani l’avranno dimenticata, non dimenticherò mai quel quadro nero e malandato sull’altare della chiesa; la chiesa di Santa Croce con il soffitto di legno buio, le pareti gialle e bianche e le lampandine a incandescenza mi sembrava un luogo cadente e misterioso. Poi arrivò il terremoto del 1980 e la Sovrintendenza decise di portare via questa pregevolissima pala d’altare. Il dipinto è stato conservato per oltre 15 anni nei depositi della Certosa di Padula ed è stato restaurato più di quindici anni fa. In tutti questi trent’anni un crocifisso di legno ha sostituito una tavola firmata dal measto Pompeo Landolfo nel 1610. Rientrata a Baiano nel periodo estivo, ho notato con mia grande gioia che la chiesa e il municipio sono oggetto di lavori di restauro. Quale occasione migliore per chiedere la restituzione della tavola ai cittadini di Baiano? Da cittadina (e da laica) mi chiedo perché un’opera d’arte, proveniente da una chiesa comunale, sia ancora oggi conservata nel museo della Curia? Perché in tutti questi anni, forse la chiesa non era un posto sicuro per un capolavoro del genere, i vari sindaci non hanno richiesto la restituzione della tavola, magari collocandola nella sala consiliare?
Saluti Bettina