Baiano. Chiesa dei Santi Apostoli. Giovedì, il trigesimo in memoria di Fernando Masi

Baiano. Chiesa dei Santi Apostoli. Giovedì, il trigesimo in memoria di Fernando Masi

di Gianni Amodeo

            Sarà officiata nella Chiesa dei Santi Apostoli, la celebrazione eucaristica del trigesimo  in omaggio a Fernando Masi, il versatile e  poliedrico artista, che con l’immediatezza del linguaggio della pittura  ha interpretato e raccontato in una miriade di opere l’anima del territorio con le sue fatate atmosfere paesaggistiche e naturalistiche, tra le quali lemme e quasi annoiato scivola l’antico Clanio, nella cornice dei Monti Avella e del Partenio. Un composito racconto di colori, che vive di volti e stilizzati profili di gente comune, fatto, per di più, conoscere e veicolato non tra le quattro mura  di casa nostrana, bensì in Italia e all’estero, con importanti opere presenti in Pinacoteche pubbliche e istituzionali, oltre che in collezioni artistiche private.

            Il rito eucaristico si svolgerà giovedì- 16 dicembre, con inizio alle ore 18,00– nella Chiesa dei Santi Apostoli, per lo stato d’inagibilità sopraggiunto della Chiesa parrocchiale di Santo Stefano, dopo la nota vicenda del crollo di parte della volta sovrastante l’altare maggiore. E’ uno scenario di sobrietà e di edificante raccoglimento, quello  dell’antica  Chiesa rurale dedicata ai Santi Apostoli, ch’è stata fin dal ‘200 venerato luogo di preghiera e fede religiosa per la piccola comunità dell’originario insediamento abitativo – ‘E Vesuni – della Baiano, ch’è stata Casale d’Avella, fino al ‘700; luogo di preghiera e di fede, ma anche riferimento d’incontro sociale per l’ampio slargo, su cui apriva- e apre – i battenti  il Portale d’ingresso rivestito di lamiera ferrata con una sequenza in punte chiodate che compongono il numero 1794, tenendo presente che nel corso dei secoli la fabbrica sacra della Chiesa è stata interessata da vari interventi, tra cui quelli  del 1930 e del dopo-terremoto dell’ 1980\81. E, forse, quello riferibile alla composizione numerica in punte chiodate, del 1794 appunto.

Il Saluto in Musica nel segno della Natività di Gesù e il Reading in Poesia faranno da corona alla liturgia memoriale e alla sacra spiritualità che la pervade. Sono testimonianze  d’amicizia e d’affetto strettamente e fortemente personali in pentagramma che all’uomo e all’artista Fernando Masi saranno rese dal Trio Nechita, con il Maestro Octavian Cristea Nechita, all’oboe, Laura Cristea Nechita alla viola e Valeria Cristea Nechita, al pianoforte; testimonianze che saranno ravvivate dalla lettura di composizioni poetiche, eseguite personalmente sia dall’autrice Paola Miele che dall’autore Vincenzo Cerasuolo che con Fernando Masi hanno avuto lunga consuetudine di rapporti.

Del Reading in versi  merita attenzione, la composizione di Paola Miele, intitolata Il viandante, eccola. E, per focalizzare il senso del linguaggio pittorico di Fernando Masi, eccone un saggio con la tela dedicata al rigattiere dei tempi andati, che girava per strade e vichi, raccogliendo carta e cartoni da riciclare, altro che usa – e- getta. ‘O cartunaro, è il titolo della tela che fa parte della collezione privata dell’imprenditore Pantaleone Dentice, che l’interessato, neanche a dirlo, custodisce con occhio e cura speciali, perché gli fa da specchio e ne racconta le origini di bambino …. che s’industriava di paese in paese della corona di Avellino, nelle ore serali e notturne per la raccolta di carta e cartoni,; e così intraprendeva, magari cascando dal sonno a scuola, il cammino che lo ha reso imprenditore appunto nel riciclio e ri-uso di materiali industriali. L’opera ‘O cartunaro con la varietà dei colori e dei movimenti delle persone narra in alta definizione un tempo lontano  che, tuttavia, permane e  vive nel fulgore della pittura di Fernando Masi.

 

Baiano. Chiesa dei Santi Apostoli. Giovedì, il trigesimo in memoria di Fernando MasiIl viandante

(a Fernando Masi) di Paola Miele

 

O Signore, che da lassù tutto hai veduto,

su bianche tele hai guidato le mie mani

a sigillar l’amore per la mia terra.

Son pittore di viandanti, delle bellezze del creato:

dai leggiadri cavalli al rosso dei papaveri;

“pennellate e tubetti” han dato vita all’arte.

Son volati alti i gabbiani, in terre lontane

senza confini, dal Nord al Sud,

ad arrecar gioie sublimi agli animi.

Dipinti, ceramiche, murales:

“il Pittore delle Ferrari”,che, tinte di rosso,

irrompono in vividi fotogrammi:

fulminei rombi di motori:

una vita nella magia dei colori.

Ora, che tutto è assopito,

so che il mio tempo è passato:

il viandante termina qui il suo viaggio.

Ma sarò lì, sulle vette d’azzurro vestite

a modellar morbidi cirri che si rincorrono,

nel fruscio delle cangianti foglie d’autunno,

nelle calde sfumature degli incantevoli tramonti,

nell’indaco dell’arcobaleno ogni qual volta,

dopo la tempesta, maestoso appar

a illuminare il cielo.

Baiano. Chiesa dei Santi Apostoli. Giovedì, il trigesimo in memoria di Fernando Masi