Ed ecco il testo della dedica in ricordo del Maestro d’Accetta, testimonial di quello che è stato il mondo sociale dei “mannesi” e dell’etica del lavoro che esprimeva sui territori nazionali e all’estero.
“Alla memoria di Angelantonio Candela, simbolica testimonianza della lunga storia di cui sono stati protagonisti i “mannesi”, Maestri d’Accetta, lavorando per una vita di dura e logorante fatica non solo nei boschi della Campania, ma anche del vasto bacino del Mediterraneo, il Grande mare sulle cui sponde vivono da sempre popoli ed etnie di profonde e millenarie radici, le cui culture hanno concorso e concorrono all’evoluzione dell’umana civiltà”.
” ….. emigrante per lavoro in Francia e in Germania, Angelantonio Candela, è stato l’ultimo e forte depositario della nobile e secolare tradizione artigiana dei “mannesi” del territorio. Un’operosità tenace e quotidiana vissuta fin da ragazzo nei boschi dell’ Alta Irpinia, della Campania intera e della Calabria, del Massiccio del Partenio e della “sua” Arciano, il Monte dove trionfano i castagneti, da cui si seleziona il Maio dell’antico culto che rende l’omaggio d’annata alla Natura e che da saggio ed esperto decano dell’arte dei “mannesi” onorava “ogni” 25 dicembre, nella Festa che coinvolge la passione, le emozioni e il cuore della comunità cittadina”.
“Socievole e comunicativo, Mast’ Angelantonio è stato un solerte amministratore comunale ed un attivo ambientalista. Una vita di lavoro e un commendevole stile di comportamenti che ne segnano il retaggio esemplare affidato soprattutto alle giovani generazioni”.
L’Associazione Maio di Santo Stefano si onora di dedicare la presente targa memoriale nel complesso di edilizia montana del “Casone”, che rappresenta il luogo d’incontro e ospitalità della comunità baianese, per la quale i boschi d’ Arciano per secoli sono stati fonte di lavoro e di vita materiale