di Gianni Amodeo
”Disco verde” la prossima settimana per la campagna vaccinale di prevenzione alle varie tipologie antinfluenzali, nei territori dei tredici Comuni del Distretto sanitario del Baianese e del Vallo di Lauro, nell’ambito dell’Asl Avellino. Un percorso che da lunedì si svilupperà per l’arco di alcune settimane, prendendo ad Avella il primo input nel Centro operativo, fatto allestire dalla civica amministrazione, guidata dal sindaco Domenico Biancardi, negli spazi e ambienti di Equilibrium, il polo assistenziale specializzato nella riabilitazione fisioterapica, attivo in via De Sanctis. Una scelta, fatta dall’amministrazione dell’Ente di piazza Municipio, con la coordinazione del Coc e del vice-sindaco, la dottoressa Tonia Caruso, per porre a disposizione dei medici di base e della comunità locale un’unica struttura, adeguatamente protetta e attrezzata, con sale d’accoglienza e tutti i necessari dispositivi sanitari, pienamente funzionale ai protocolli di sicurezza, previsti per le misure anti Sars–Cov–2; struttura in cui i medici di base cittadini, a turno e secondo orari e appuntamenti pre-definiti, eseguiranno gli interventi vaccinali ai propri assistiti.
Martedì 20, invece, sarà attivato il Centro operativo dell’area mercatale di via dei Funari, a Sperone, con il montaggio di quattro tensostrutture rese disponibili dalla Protezione civile del Comune di Baiano. L’allestimento del Centro, in cui i medici di base sottoporranno a vaccinazione i propri assistiti a turno e su appuntamento, costituisce il prodotto socio-politico dell’intesa delle amministrazioni comunali, guidate dal sindaco Marco Santo Alaia e Enrico Montanaro e risponde agli stessi criteri di sicurezza e snellezza procedurale, adottati dall’amministrazione di Avella, nella visione che privilegia lo spirito comunitario, impresso alla campagna vaccinale. Una campagna- va evidenziato- che nell’attuale contingenza assume generale rilevanza per la comun salute, considerato che la profilassi antinfluenzale corrisponde alle esigenze di differenziare con puntuale sicurezza e in modo tempestivo la diagnosi di quelle sono le comuni e ricorrenti tipologie influenzali con le loro incidenze sulle vie respiratorie, dalla diagnosi del Sars-Cov-2, presentando le tipologie influenzali e il Sars–Cov–2 alcune, ma significative equivalenze sintomatiche. E con la differenziazione adeguata e senza incroci confondenti sul piano delle diagnosi, sono ben distinte le terapie da adottare. E prevenire le tipologie influenzali con la vaccinazione è ben diverso e ben più agevole che il fronteggiare il Sars–Cov–2.
Al di là degli obiettivi programmati in linea di massima, se per Avella, Baiano e Sperone, la campagna vaccinale innesca un interessante approccio comunitario, distinte e diverse, ma di pari efficacia, sono le scelte fatte dai medici di base, operanti nei restanti Comuni del Distretto di via Nicola Litto, optando per l’utilizzo diretto dei propri ambulatori assistenziali. Di certo, la campagna che si aprirà lunedì, è stata preceduta nei giorni scorsi, ad iniziare da martedì, con gli impegnativi turni delle vaccinazioni antinfluenzali a domicilio per le persone che vivono condizioni di particolare fragilità e di generale disagio, con ridotte o nulle possibilità di deambulazione. Ed in parallelo, è scattato proprio cinque giorni fa il “via libera” alle vaccinazioni nelle sale e spazi della sede distrettuale di via Litto per i bambine e le bambine, d’età compresa tra i sei mesi e i sei anni. Un campo d’azione e d’impegno che coinvolge i medici di base, con il personale infermieristico dei rispettivi ambulatori; campo, per il quale sono impegnate non solo le amministrazioni comunali del Distretto, ma anche e soprattutto tutte le articolazioni della Protezione civile dei territori che hanno assicurato in continuità di campagna efficaci e puntuali servizi di assistenza e vigilanza.
La campagna di vaccinazione antinfluenzale rappresenta, in realtà, il primo banco di prova, con cui si misura l’ Aggregazione funzionale territoriale, il team di 25, tra professioniste e professionisti della Medicina di base, che operano nel Servizio sanitario nazionale del Baianese e del Vallo di Lauro; e fa parte dei quattro team di medici specializzati in Medicina generale, costituitisi in provincia di Avellino, secondo le indicazioni della Regione–Campania, anche e soprattutto alla luce delle disposizioni dell’ Unità di crisi per fronteggiare l’evoluzione e la diffusione del Sars–Cov–2. Né va dimenticato che l’ Aft, quale progetto di Medicina generale ricalca analoghi modelli da anni operativi ed efficienti con eccellenti riscontri nella qualità dei servizi in Veneto, Toscana ed Emilia–Romagna e Lombardia, privilegiando il ruolo della continuità assistenziale e domiciliare, facendo rete e sistema sui territori. Rete e sistema che sono di basilare importanza e funzione assistenziale nei duri tempi della pandemia Sars–Cov–2.
“Il cammino intrapreso è difficile e problematico- afferma il medico Peppe Colucci, coordinatore dell’Aft– considerata la progressiva e preoccupante evoluzione che segue il Covid–19 con l’incremento dei contagi. Sono fuori discussione e piene la disponibilità umana, la dedizione di servizio e la deontologia professionale di tutti i medici coinvolti nel progetto- conclude Colucci– e nella specificità della profilassi antinfluenzale, confidiamo nella congrua erogazione delle dosi vaccinali, per soddisfare le richieste avanzate”.
E le carenze nella disponibilità delle dosi vaccinali a sufficienza, purtroppo, costituiscono una problematica di profilo nazionale, che le Regioni si son lasciate cadere addosso per inadeguatezza di gestione e ritardi di programmazione, al Nord come al Sud. Resta solo da capire quale sia portata delle carenze e come sarà possibile fronteggiarne le ricadute in negativo, con i necessari approvvigionamenti entro novembre, considerato il mese–limite per assicurare efficacia alla campagna di vaccinazione.