Per il buon governo della Campania e dell’Irpinia, il partito “azzurro” punta sulla centralità delle politiche della formazione giovanile di qualità e sul ruolo propulsivo delle piccole e medie imprese, facendo leva sulle opportunità del Recovery fund e il Green deal. La realtà della Fca, specializzata nella produzione motoristica di livello europeo e l’attuale fase provvisoria di lavorazione di mascherine respiratorie anti-virus in sinergia solidale con la Protezione civile. Virtuosità del ciclo rifiuti e la scelta impropria dell’allestimento del biodigestore a Chianche, sito che fa parte dell’area dedicata all’alta eccellenza vitivinicoltura del Greco di Tufo. La legalità, cardine della civile convivenza e della sana economia.
di Gianni Amodeo – Foto di Francesco Barlotti
Un amministratore locale di lungo corso, ancorché quarantenne, e una giovane professionista, poco più che trentenne, per la prima volta impegnata nell’agone della politica; è il primo dettaglio,che, da un lato, fa cogliere a presa immediata l’identikit del dottor Antonio Aufiero, sindaco per due mandati consecutivi ed attuale presidente del Consiglio comunale di Pratola Serra, oltre che Consigliere provinciale di Avellino, e, dall’altro, fornisce l’approccio diretto con il profilo di Stella Capriglione, laureata a ventidue anni in Medicina all’Università del Sacro Cuore e specializzata con dottorato di ricerca in Ginecologia ed Ostetricia nel Policlinico universitario del Campus biomedico, a Roma, la città in cui ha compiuto sostanzialmente il suo percorso formativo e professionale, pur conservando inalterati e costanti i legami con Sirignano e il territorio, dove vivono la famiglia, gli amici e le amiche. E, la dottoressa Capriglione, ha già compiuto interessanti e qualificate esperienze professionali nelle strutture ospedaliere della Repubblica di San Marino ed attualmente è in servizio nel Polo sanitario polispecialistico di Montevarchi, che fa capo all’Azienda Unità sanitaria locale di Arezzo, oltre che co–autrice di importanti saggi e pubblicazioni scientifiche bi-lingue, in italiano e inglese, con positivi riscontri nella koinè accademica nazionale e internazionale.
Aufiero e Capriglione figurano nella quaterna delle candidature di Forza Italia per la tornata delle “Regionali” nella circoscrizione della provincia di Avellino, mentre le candidature sono espresse dall’avvocata e imprenditrice Anna Maria Vecchione e dal dottor Giovannantonio Puopolo; e proprio Aufiero e Capriglione sono stati gli animatori del Forum di turno nell’agenda del Circolo “L’Incontro”, svoltosi nell’Arena del palazzo comunale, in conversazione con chi scrive, per inquadrare il ruolo del partito “azzurro”nella realtà regionale e le istanze di progetto politico per il governo della Campania del prossimo quinquennio, che sarà segnato dalla convivenza con il Coronavirus da affidare all’esercizio del buon senso comune e alla generale responsabilità di sicurezza sociale condivisa, senza cedere ad allarmismi e paure in eccesso, ma neanche ad insensati e sciocchi ottimismi, fin quando non saranno imboccati i percorsi dell’immunità dalla pandemia Sars–CoV–22.
In questo quadro e al netto dagli effetti del Coronavirus -evidenziava Aufiero, che rivolgeva uno schietto caldo saluto di ricordo alla figura di Pietro Foglia, ch’è stato presidente del Consiglio regionale, prematuramente scomparso nel dicembre del 2018- sono, però, necessarie e irrinunciabili politiche incisive e efficaci che diano reale sostegno alle attività delle imprese, favorendone la competitività e l’innovazione, promuovendo, al contempo, investimenti pubblici e privati. Le forme di incentivazioni economiche finora adottate, in termini di indennità per il reddito di cittadinanza e la varie tipologie di “bonus”, per quanto nell’immediato forniscano una risposta ai bisogni sociali e famigliari, indotti dall’emergenza pandemica, non costituiscono la soluzione di lungo respiro, che scaturisce dal potenziamento e dall’ampliamento della rete delle imprese. Una prospettiva, per Aufiero, di basilare importanza a cui vanno commisurate e rapportate le politiche d’intervento della Regione–Campania con una seria programmazione che coinvolga Istituzioni territoriali, il mondo delle imprese e le comunità locali, per scelte coerenti e condivise; programmazione che troppo spesso le politiche regionali hanno disatteso, e disattendono, di cui i livelli di disoccupazione giovanile toccati negli ultimi anni danno una conferma drammatica.
Fca, prospettive di rilancio nel segno della fusione con Psa
Valorizzare l’agricoltura e la vitivinicoltura
Nel puntare l’obiettivo sulla priorità del sostegno delle imprese, promuovendo e favorendo investimenti pubblici e privati, Antonio Aufiero apriva i riflettori sulla condizione dello stabilimento della Fiat Chrysler Automobiles, operante nel territorio comunale di Pratola Serra e specializzato nella produzione dei motori, il cui ciclo è, però, sospeso, in attesa della formalizzazione ufficiale della fusione tra l’italo-statunitense Fca e la francese Psa, costituendo il quarto polo della produzione di auto nel mondo con il lancio nel 2021 del marchio Stellantis . Ed attualmente la struttura di Pratola Serra, con ciclo in funzione con 19 linee attive, è dedicata – in simultanea con le linee attive nello stabilimento di Fca di Mirafiori, a Torino– alla produzione giornaliera di 27 milioni di dispositivi individuali di protezione e di mascherine chirurgiche anti-virus. Un ciclo lavorativo- chiariva Aufiero– che non costituisce affatto una conversione produttiva dello stabilimento, ma soltanto una situazione provvisoria, dettata da ragioni di solidarietà nazionale per l’emergenza-Coronavirus ed in collaborazione con la Protezione civile, mentre sono disponibili le commesse produttive per in arrivo dal sito della Sevel di Castel di Sangro.
Altro passaggio dell’intervento di Aufiero, era dedicato al sistema della vitivinicoltura realizzato in Irpinia, un’autentica eccellenza produttiva, con standard da export significativi, grazie all’elevato indice di formazione tecnica e professionale degli operatori del settore tra le poche voci attive dell’economia regionale; un settore, quello vitivinicolo che si combina al meglio con l’olivicoltura e con l’ enogastronomia per la cui la messa in valore, come per l’intero comparto dell’agricoltura le politiche della Regione–Campania restano costantemente manchevoli- sottolineava il presidente del Consiglio comunale di Pratola Serra– e poco attente alla vocazione dei suoli agrari e alla tutela delle loro colture. Un punto di analisi, per il quale, Aufiero, poneva sotto severa contestazione la scelta di localizzare l’allestimento del bio–digestore per il trattamento dei rifiuti organici nel territorio comunale di Chianche, in un’area a forte e pregiata vocazione vitivinicola; area, qualora il bio–digestore fosse allestito, sarebbe gravemente penalizzata anche dall’incremento del transito degli auto-compattatori a flusso continuo, su una rete viaria debole e fragile, con lunghi tratti a senso unico.
E’, quella di Chianche, una localizzazione priva di sensatezza-aggiungeva Aufiero– e addirittura in presenza di altre possibilità di insediamento dell’impianto, in altri territori dell’Irpinia dotati di congrua viabilità e sulla base delle richieste avanzate da alcune amministrazioni comunali interessate; richieste, che considerano anche e soprattutto le ricadute occupazionali innescate da impianti del genere, che si realizzano ormai con tecnologie sofisticate e con tutte le misure di massima sicurezza previste dalla legge. Un dato di riflessione, per il quale Aufiero teneva a dare risalto,in ogni caso, all’importanza di rendere i territori autonomi e autosufficienti nella differenziazione,nel trattamento e nel riciclo dei rifiuti con l’adeguata impiantistica, di cui i bio–digestori e i sistemi di compostaggio, come quelli di comunità, sono un elemento- cardine e di centralità, con rilevanti risparmi economici sulla Tari. E quello dell’impiantistica di settore è un altro dei gravi e pesanti ritardi che da anni e decenni, la Regione–Campania trascina con sé, senza riuscire a realizzare un sistema organico ed efficiente per mettere a norma il ciclo rifiuti, basato su efficienza ed economicità.
Di respiro articolato e convincente erano i rilievi sviluppati da Stella Capriglione sul rapporto tra la qualità dell’ambiente- la vivibilità in generale- e la comun salute. Un rapporto, da inserire nel più ampio scenario degli obiettivi New deal green eu, che pone in evidenza anche e soprattutto le ragioni per programmare e attuare politiche di assistenza medica e sanitaria, adeguatamente strutturate. E i modelli virtuosi del Servizio sanitario nazionale come quelli della Toscana e di altre regioni del centro-nord sono – affermava- sono utili e importanti riferimenti di gestione a cui guardare.
La rilevanza della medicina generale e l’assistenza territoriale in continuità era un altro dato di analisi, che marcava la dottoressa Capriglione alla luce delle esperienze che si realizzano da tempo nei territori centro-settentrionali, specie in Toscana, il contesto in cui la medicina di comunità è all’avanguardia, sul versante programmatico ed organizzativo, oltre che sulla rete dei servizi capillare. Altro spunto di riflessione, era dettato da Capriglione sul valore della legalità, troppo spesso disatteso, condizionando la civile convivenza e l’economia sana e produttiva. Un versante d’impegno, su cui la politica- spiegava- deve essere costantemente mobilitata.