di Romeo Lieto
E se “domani”. Parafrasando la celebre canzone di Mina del 1965 (testo di Mogol ecc.), è facile immaginare quale sarà il futuro per il nostro Paese e per il Mandamento, votato, purtroppo, ad un vistoso calo demografico dovuto a minori nascite ed al calo del numero di abitanti, per la continua partenza giornaliera dei nostri giovani verso opportunità lavorative localizzate nelle città del nord Italia e d’Europa.
Quanta tristezza incute la foto, pubblicata dal quotidiano Bassa Irpinia, che mostra un giovane, di spalle, con il trolli che si allontana in cerca di fortuna.
La foto riporta alla mente gli anni Sessanta del secolo passato, quando tanti giovani unitamente a padri di famiglia e, a volte, anche con coniugi al seguito, lasciando figli piccoli a casa, accuditi dai nonni o da qualche congiunto, partivano per una località lontana della quale non ne conoscevano gli usi e i costumi; lasciavano il Paese e gli affetti, in cerca di lavoro, per raggiungere la Germania ed altre nazioni europee come l’Olanda, Svizzera, Francia, ecc.
Giorni addietro, il medesimo Quotidiano ci informava che la Regione Campania ha proposto di finanziare la locale Festa del Maio con un contributo economico di euro settantamila ed attraverso la lettera aperta al Sindaco di Baiano del conterraneo Prof. Antonio Vecchione si veniva a conoscenza che una parte consistente della somma erogata dovrà essere assorbita da un mega concerto da effettuarsi nel periodo festivo tra Natale e capodanno con l’intervento di famosi artisti.
Certamente lodevole l’offerta alla nostra comunità da parte della Regione del sostanzioso contributo per lo svolgimento della Festa del Maio che si pratica ed è sentita molto nel nostro paese ed in tono minore anche nei paesi vicini. Una Festa che è ricorda alla comunità intera una manifestazione folcloristica che si tramanda da secoli e che era ed è anche l’occasione per il rientro in Paese di tanti emigranti che per un intero anno, vivono lontano dalla loro terra e dai propri cari.
Quanti, ogni anno, nel periodo delle feste di Natale, ritornano per godere la tradizionale festa del Maio e per unirsi alle radici ed all’affetto delle famiglie, nutrendo la speranza di tornare dopo aver creato le basi economiche finalizzate a soddisfare le quotidiane esigenze della loro vita futura. Alcuni tornano per il periodo natalizio e vorrebbero rimanervi, ma non possono per la mancanza di lavoro; lavoro che in altre realtà li ha invogliati a creare una nuova famiglia.
Nel particolare giorno di Festa del Maio, quanti nostri conterranei, anche se in terre lontane, con il pensiero vanno alla festa e con un malcelato velo di malinconia la immaginano come quel giorno che hanno lasciato il Paese, quando per la mancanza di lavoro, sono stati costretti ad allontanarsi.
Quanta tristezza si legge nei loro occhi in occasione della Festa del Maio di Santo Stefano, dovendo restare lontani dal Paese nativo.
Nel secolo passato, questa triste realtà era dettata da una situazione politica economica, amaramente giustificata dalle risultanze di una guerra tra popoli. Oggi, purtroppo, equale motivo induce i nostri giovani ad un viaggio, a volte di solo andata, ancora per costante mancanza di una pur minima opportunità lavorativa.
Ben venga l’offerta della Regione Campania per la somma elargita, ma non è ipotizzabile che questa sia utilizzata, in buona parte, come riferito da qualche organo di informazione, per un concerto di artisti famosi. Nulla contro questi lavoratori dello spettacolo in quanto anch’essi loro hanno diritto a lavorare ed a guadagnarsi da vivere, ma, allo stato, va tenuta presente la mancanza di lavoro nel nostro territorio, dove manca una pur minima offerta.
Utilizzando diligentemente la somma erogata dalla Regione e con opportuni interventi attraverso l’utilizzo di strutture presenti sul territorio vi è la concreta possibilità di creare molti posti lavoro.
Volendo si potrebbe valorizzare il Bosco di Arciano ed il suo caseggiato denominato “il Casone”, dove per il solo mese di luglio, accoglie i ragazzi del Campus estivo. Lo stabile esistente potrebbe essere fornito di acqua potabile e di energia elettrica, (allo stato mancante) con allacciamenti alle reti esistenti sulla pubblica Via Calabricita, distante circa duecento metri; localizzandovi un punto di ristoro, che nella bella stagione e nei fine settimana potrebbe essere luogo di intrattenimento per giovani e meno giovani, dove sono allocate anche giochi per bambini, da dare in gestione di una coop o associazione di giovani.
Nel contiguo bosco ricco di naturale vegetazione spontanea e fornito anche di piante officinali, si potrebbero realizzare percorsi pedonali, curati nella manutenzione da gruppi di giovani con funzioni di sorveglianti, custodi e fruitori anche dell’attuale area già adibita a castagneto da frutto in piena produzione.
-Con un modesto contributo economico si potrebbe dare linfa e sostenere le associazioni socio culturali locali, già operanti sul territorio, che con sacrifici economici, propongono e presentano manifestazioni attinenti alla Festa del Maio nelle scuole, coinvolgendo alunni, insegnanti e dirigenti scolastici nella elaborazione di lavori frutti delle ricerche del territorio boschivo e sulla Festa dei Mai.
-Con il supporto e contributo economico dell’ Associazione Maio di Santo Stefano e del Circolo socio culturale L’Incontro, nelle scuole pubbliche del mandamento viene svolta una manifestazione dal titolo I Mai d’Argento. Quest’anno, per rotazione, si svolge la terza edizione nel plesso scolastico di Sperone, in quanto la prima si è svolta nel plesso di Baiano e la seconda in quello di Mugnano del Cardinale.
-Quanto innanzi proposto vuole essere un contributo finalizzato ad un “domani” diverso per i nostri giovani, alla creazioni di attività lavorative, al fine di garantirgli un impegno lavorativo che li distoglie da altre attività nocive e non praticabili.