La tradizione vuole che il Maio di S. Stefano sia un albero di castagno tagliato nel bosco simbolo di Baiano: Arciano. Ma talvolta ci sono state eccezioni, o per mancanza di alberi di alto fusto nel bosco (come nel terribile periodo di crisi per la malattia del castagno) oppure perché alcuni privati cittadini, per loro devozione personale, offrono un albero al Santo. Famoso, e rimasto nella storia, fu quello di don Biagio Picciocchi. Quest’anno Carmine Lippiello, o campanaro, da anni sempre in prima linea nel rito del Maio, ha voluto offrire un pioppo cresciuto nella sua proprietà in località “cantariello”. Lo scenario è certamente diverso e forse meno suggestivo, ma la passione, l’impegno, l’attaccamento dei tanti che affollano l’alba di Natale e animano il rito antico del taglio e trasporto, soprattutto giovani, è immutata. (Antonio Vecchione)