Come nasce la passione per le armi? È una passione che inizia sin da ragazzo, vedendo protagonista il giovane Stefano, proiettato verso la festa del Maio, come del resto tutti gli abitanti di Baiano, ed in particolare verso lo sparo della cosiddetta carabina.
Lo sparo della carabina lo accompagna fin da giovane e, ad un certo punto -racconta l’armaiolo Stefano Lippiello- dopo che suo padre ebbe distrutto la carabina di famiglia a causa di avverse vicissitudini, si ritrovò senza parenti o amici che potessero fornirgli l’oggetto del suo più grande desiderio.
Fu proprio questa “mancanza” a determinare il suo destino di armaiolo.
Stefano, allora, decise da autodidatta, di copiare la struttura, il meccanismo e provare a costruire egli stesso una carabina “tutta sua”. L’impresa fu tutt’altro che semplice e l’armaiolo riuscì a realizzare l’oggetto del suo desiderio dopo non pochi tentativi falliti e molto lavoro. Una grande passione era indizio di una grande arte. Da qui il non fermarsi alla semplice riproduzione di armi, ma l’approfondimento degli studi, associando la creazione dei suoi “gioielli” alla storia e alla cultura dello sparo stesso.
Da questa “visione” è nata la storica associazione culturale “Antico Gruppo Avancarica Baianese” della quale l’armaiolo Stefano Lippiello divenne il primo Presidente nel 1993.
Con l’avvento dei tempi moderni e, quindi, con le severe normative che regolano l’utilizzo delle armi da fuoco in genere, e ad avancarica in particolare, la lungimiranza dell’armaiolo Stefano Lippiello è stata quella di comprendere, prima di tutti, la necessità di costituirsi in associazione, e rispettare tutti i criteri di sicurezza e i vincoli derivanti dalla legge.
Grazie a quella passione o meglio ancora grazie alla “devozione” che il popolo di Baiano ha per lo sparo, l’uso delle armi a carabina rappresenta oggi le radici di un popolo. (Lippiello Giuseppina)