di Gianni Amodeo
Una presenza editoriale in modalità cartacea non è agevole da sostenere nei tempi della rapidità e velocità dei linguaggi della tecnologie informatiche. Un impegno e una sfida, anche per i costi economici che comporta, ma di stimolante interesse per i significati d’argomentazione riflessiva e i valori d’approfondimento conoscitivo che il linguaggio della stampa su carta permette di sviluppare. Una scelta, che non ha alcun pregiudizio verso la scrittura elettronica e la varietà espressiva dei social.
E’ stato uno dei punti tematici, su cui si è soffermato l’onorevole Antonio Iannone, parlamentare di Fratelli d’Italia, nel tracciare le conclusioni degli interventi del dibattito sulla presentazione in piazza Francesco Napolitano, de “ Il Guastatore”, rivista con pubblicazione a cadenza bimestrale, edita da Grafiche Capozzoli di Pontecagnano Faiano e diretta da Clemente Ultimo. Una rivista al primo anno di attività, che nasce a Salerno e fa riferimento all’area della Destra politica, con l’obiettivo di promuovere e favorire il discorso pubblico sulle problematiche sociali aperto al confronto dialettico con tutte le istanze e sensibilità politiche che si manifestano sui territori. E già questo dato, per se stesso e al di là della specificità ideale ed ideologica, rende il senso positivo dell’iniziativa in giorni e … tempi, in cui la disponibilità d’ascolto verso gli altri è ai minimi termini. Una positività che l’iniziativa editoriale de “Il Guastatore” condivide con la stessa piazza Napolitano restituita, dopo lunghi anni e per la prima volta all’ospitale funzione di Agorà per un’iniziativa politica. Una funzione d’incontro sociale da sempre esercitata e che va ben marcata, per di più nei correnti tempi di post lockdown da Sars–cov2.
Altro punto tematico, evidenziato da Iannone la fragilità e l’inconcludenza della “personalizzazione” della politica che inaridisce il confronto, impedendo la conoscenza reale delle cause dei problemi sociali e la loro risoluzione politica che sia mirata sulla tutela degli interessi generali; è la “personalizzazione” che genera criticità insidiose e pericolose rispetto alla civile convivenza, tra cui spicca il deteriore trasformismo– sottolineava il parlamentare- con i cambi di “casacca” partitica che diventano una pratica consueta nel testimoniare l’assenza di idee e idealità, con pregiudizio per la rappresentanza politica, i cui livelli sono sempre più di basso profilo, con perdita di affidabilità e credibilità.
E’ la “personalizzazione”- affermava ancora Iannone– al cui formarsi e stratificarsi, per motivazioni d’interesse personalistico e particolaristico, concorrono in modo decisivo gli stessi cittadini, che preferiscono delegare funzioni e poteri, rinunciando, però, a partecipare alla vita politica in modo fattivo e responsabile per spirito critico, secondo la stretta correlazione che corre tra l’affermazione e la rivendicazione dei diritti e l’esercizio dei doveri nello spirito della Costituzione. Altro tema focalizzato da Iannone, le ragioni delle competenze, delle conoscenze e meriti che facciano da guida e bussola d’orientamento nell’azione politica, a fronte dei complessi assetti geo-politici del Terzo Millennio e delle trasformazioni indotte dall’evoluzione della società post-industriale e dell’intelligenza artificiale.
A far da filo conduttore della presentazione dei contenuti del quarto fascicolo de “Il Guastatore” per il bimestre luglio-agosto, in vendita nelle edicole e nelle librerie di Milano, Roma, Verona, Napoli, Giugliano in Campania e Salerno, il tema, Né catastrofisti né negazionisti: un nuovo ecologismo nel segno di tradizione e innovazione; tema analizzato in articolati e approfonditi interventi dal professore Gerardo Marenghi, docente di Diritto amministrativo all’Università di Salerno, Luca Lezzi e Clemente Ultimo, con il comune denominatore del primato della difesa e tutela del Pianeta-Terra che si afferma, superando il modello di sviluppo neo-liberista che si è venuto imponendo su scala mondiale, ma anche l’ecologismo “di classe” ch’è proprio dei “ceti urbani alto borghesi ricettivi di nuovi stili di vita, sempre rigorosamente incardinati nel modello liberal– globalista”. La tesi di fondo sostenuta da “Il Guastatore” è quella della necessaria praticabilità della Terza via, che concilia Ambiente e Uomo, Natura e Uomo, innescando e promuovendo il nuovo modello di sviluppo socio-economico e produttivo che concili innovazione e tradizione, riscoprendo l’importanza dello stile di vita “lento”. E uno dei percorsi che si orienta in questa prospettiva è certamente quello dell’ “economia circolare” funzionale ai principi dello sostenibilità ambientale prioritari rispetto alle logiche dello sviluppo produttivo.
Il pregio dei saggi pubblicati da “Il Guastatore” è costituito dalla visione caleidoscopica ed esauriente, con cui viene squadernata la tematica, con rilievo particolare “Per un nuovo modello di sviluppo industriale” di Filippo Del Monte; “Una nuova sfida ecologica: superare il liberal- capitalismo” di Luca Bagatin;“Il pensiero ecologico e la sfida della complessità” di Elena Caracciolo; “Una nuova Europa sociale per superare la crisi dell’Ue”, di Vincenzo Sofo, europarlamentare della Lega; “Questione meridionale e prospettive europee” di Mariangela Cirrincione; “Knut Hamsun, quando l’ecologia era sovranista” di Giorgio Ballario.
A coordinare l’evento di piazza Francesco Napolitano con la professionalità che ne connota capacità e impegno , il giornalista Enzo Pecorelli, con l’introduzione dell’imprenditore Stefano De Laurentiis e del professore Pasquale Muccio, presidente e vice-presidente del Circolo del Baianese dei Fratelli d’Italia e l’indirizzo di saluto del medico Carlo Mascheri, già sindaco e consigliere comunale in rappresentanza di FdI.