Per la prima volta la cooperativa Proteatro affronta la drammaturgia di Eduardo De Filippo attraverso un adattamento del testo, realizzato con il consenso di Luca De Filippo, da Rosario Sparno. Si affronta Eduardo nella consapevolezza che per tutti coloro che fanno teatro al Sud egli è un punto di riferimento, per taluni un faro, per altri un punto da cui partire. Si affronta Eduardo con un suo testo cosiddetto minore, spesso tacciato di pirandellismo, ma nel quale sono presenti tratti tipici della drammaturgia eduardiana: i suoi tempi scenici perfetti, la sua umanità, i suoi personaggi, uno fra tutti il Mago Otto Marvuglia, personaggio figlio diretto di Sik-Sik, il più famoso Mago della produzione Eduardiana. LA GRANDE MAGIA è il testo da cui abbiamo scelto di ripartire dopo la chiusura pandemica, lo abbiamo scelto sia per un omaggio all’autore sperando che ci sia di buon auspicio e sia per la Pietas che i personaggi esprimono nel giudicarsi fra di loro e nel perdonarsi le proprie debolezze, in un mondo in cui ognuno di loro cerca di arrangiarsi come può. La stessa Pietas che oggi come oggi sarebbe necessaria che tutti noi avessimo nel giudicare il nostro prossimo. I protagonisti della nostra messa in scena sono: Antonio Lippiello che interpreta Calogero di Spelta, Felice d’Anna che interpreta Otto Marvuglia, Mariella del Basso che interpreta Zaira. L’elaborazione scenica e la regia sono di Francesco Scotto. La scenografia è di Proteatro e di Wanda Papa , Tecnico audio e luci è Luca Coppola.